De Siervo: "Pirateria? In Italia pessime abitudini, che vi piaccia o meno il calcio ha un costo"
Fonte: tuttomercatoweb.com
Ospite del Forbes Sport & Innovation Forum, l'amministratore delegato di Lega Serie A, Luigi De Siervo, è tornato sul tema della lotta alla pirateria digitale: ”È un tema di abitudini, questo è un Paese che purtroppo si differenzia per abitudini pessime – riporta Calcio & Finanza - con la pirateria stiamo distruggendo il calcio e indebolendo quindi lo sport, perché i soldi che arrivano dal CONI sono una parte di quello che è il gettito fiscale che generano tutti gli sport in Italia. Depotenziando il calcio si depotenzia anche tutta la catena della FIGC, in particolare le leghe minori ma anche tutto il resto. Sono spesso dei colletti bianchi come noi che hanno un po’ come il vezzo di fruire illegalmente di un contenuto e questo distrugge tutto il mondo audiovisivo. Che vi piaccia o no, il calcio ha un costo e questo viene pagato dai ricavi e che arrivano, anche dal pubblico. Quindi il rispetto che dobbiamo al pubblico è di trattare questo prodotto come se fosse nostro figlio",
Nel corso del suo intervento, De Siervo ha parlato del tema caldo, relativo alle indagini sugli ultras: "Questa è la settimana degli stadi, come avete letto, quindi avere la forza di andare in profondità, di bonificare le curve, di rendere gli stadi dei posti aperti alle famiglie, di consentire di passare non soltanto le due ore legate strettamente alla partita, ma consentire come in qualunque altro stadio in tutto il mondo di poter stare un’ora e mezzo prima, un’ora dopo. La cosa più divertente dello stato del Paris Saint Germain è che in realtà la zona dell’hospitality prosegue per altre due ore. E quindi non è che nessuno ti allontana o ti accompagna alla porta ma in realtà l’obiettivo è di stare insieme anche dopo. Questa modalità la possiamo recuperare e tutto questo sono risorse che vanno insieme con quelle che speriamo di recuperare progressivamente dalla pirateria, tutte le nostre stime arrivano a individuare in 300 milioni di euro all’anno il deficit legato al mondo della pirateria, il danno che produce al sistema. Di questa parte non tutta sarà recuperabile evidentemente, ma l’obiettivo è quello di recuperare una parte. Il nostro è un paese complicato che è stato gestito, da questo punto di vista, in maniera incivile fino a pochi mesi fa. Questo Parlamento ha avuto il privilegio per una volta di fare la cosa giusta. Hanno votato all’unanimità una legge importante sia alla Camera che al Senato: abbiamo la prima legge al mondo forte nei confronti della pirateria".
Si torna così sulla discussa piattaforma Piracy Shield: "È gestita dalla autorità per le comunicazioni che è in grado su segnalazione anche nostra di poter intervenire e in alcuni minuti il sito pirata viene spento. Ma come sempre la battaglia tra guardie e ladri è infinita, i padri superano le regole quindi sono sempre un passo avanti e per questo motivo in queste ore sempre alla Camera sta passando un altro provvedimento che inasprisce le pene e crea degli automatismi su determinati reati nei confronti anche di quei poli industriali che in qualche modo facilitano la fruizione dei contenuti pirata. La tecnologia è a supporto del mondo dello sport è anche il più grande nemico. Quindi non ci perdiamo d’animo, la battaglia è soltanto agli inizi. Il nostro è un Paese che investe più degli altri, è stato capace di avere un quadro normativo di riferimento. Il tentativo è cercare di ottenere che chi usufruisce di un contenuto lo paghi un prezzo giusto. Se paghiamo tutti pagheremo evidentemente meno".