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Dalla Spagna arriva l'allarme per l'indebitamento dei Club

di Matteo Chiamenti

Il fair play finanziario è sempre all'ordine del giorno, ma questa volta l'allarme proviene direttamente da un membro di paese ritenuto "florido" calcisticamente, ovvero la Spagna, terra natia dei club più potenti economicamente del pianeta (Real e Barca).

Ebbene: "Una tale situazione non può continuare, le regole sugli aiuti di stato e gli obiettivi della Uefa contribuiscono a introdurre disciplina e razionalità nelle finanze" delle società. Lo ha affermato il responsabile della concorrenza nella Commissione Barroso II, lo spagnolissimo Joaquin Almunia. Sia Almunia che il presidente Uefa Michel Platini hanno indicato che le regole di «lealtà finanziaria nel calcio sono in linea con le regole degli aiuti di stato».

Commissione e Uefa, in una dichiarazione comune, annunciano che "coopereranno ed esamineranno i casi del trattamento fiscale dei club e del trattamento accordato ai club che beneficeranno di aiuti di salvataggio e alla ristrutturazione da parte delle autorità pubbliche". Bruxelles e Uefa sono preoccupate perchè certi club versano a breve salari esagerati ai giocatori "quando la loro situazione finanziaria non dovrebbero autorizzarli". Un tale politica è particolarmente sbagliata in una fase recessiva nel momento in cui negli stati si è sottoposti a misure di austerità. Le regole di lealtà finanziaria implicano che si viva in funzione dei propri messi e in situazione di equilibrio finanziario "garantendo una gestione economica prudente".


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