Da Lecce a Bologna: tutte le "prime" del Pazzo
Il Pazzo c'è sempre e se non è al primo colpo, il timbro lo mette sempre e comunque nelle prime settimane di permanenza. Il battesimo con gol con la maglia del Milan non gli è riuscito, mezz'ora abbondante contro la sua ex Sampdoria senza incidere. Si è rifatto immediatamente, alla prima da titolare, con tanto di interessi: tre reti segnate in tutti i modi, dal rigore al gol di rapina a quello di classe. In una serata quasi tutto il repertorio del Pazzo. Quasi, perché non è riuscito a colpire sfruttando la sua specialità: il colpo di testa. Ci era riuscito all'esordio con la maglia dell'Inter il 30 gennaio 2010, contro il Palermo, con una torsione da applausi. Una rete che arrivò dopo un altro gol sempre del Pazzo, che raccolse palla spalle alla porta per poi concludere a rete. Un esordio da favola se si pensa alla rimonta dei nerazzurri, sotto di due reti prima del suo ingresso in campo e vincitori a fine partita per 3-2. Per il Pazzo saranno le prime 2 di 16 reti in 50 partite.
Più lenta la carburazione con la maglia della Sampdoria, con la prima rete arrivata "soltanto" alla terza partita, ma quando rompe il ghiaccio ancora una volta strappa applausi: 1° febbraio 2009, i blucerchiati giocano a Verona contro il chievo: al 25° della ripresa Pazzini riceve spalle alla porta uno spiovente in area, si coordina e in girata la mette nell'angolo più lontano. Applausi a scena aperta. Alla fine della sua avventura a Genova sarano 36 le reti in 75 partite.
Andiamo ancora indietro col tempo: Fiorentina, gennaio 2005. Il giovane Giampaolo nelle prime tre uscite parte dalla panchina. Poi, alla prima da titolare ecco che la mette dentro: avversario la Reggina. Il "Pazzo" stavolta segna d'opportunismo, sfruttando una sponda di testa su punizione e inserendosi a centro area con grande tempismo. Alla fine saranno 25 reti in 108 partite.
Infine la prima avventura in A, con l'Atalanta. Il primo gol alla prima giornata, dopo appena due minuti. Contro il Lecce di Zeman l'allora promessa del calcio italiano stoppa di petto un traversone e di sinistro la mette nell'angolo più lontano. La prima delle 83 perle in Serie A. In quel pomeriggio nasce una stella. Curiosità: in quel gol c'è già un po' di Milan in Pazzini. L'assistman per la sua prima rete infatti ha la firma di Demetrio Albertini, ex bandiera rossonera.