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Crudeli sugli infortuni: "Penalizzano la squadra, serve chiarezza"

di Enrico Ferrazzi

Tiziano Crudeli, noto giornalista di fede rossonera, ha parlato del problema degli infortunati al Milan a ilsussidiario.net.

Un nuovo allarme infortunati in casa Milan. Ma che succede?
Vorrei saperlo anche io. La scorsa stagione ci furono 73 infortunati, un numero impensabile, quest'anno dopo poco tempo siamo già a quota 10.


Quanto influisce il numero di infortunati sulla corsa allo Scudetto?Secondo me tanto. Basti pensare che il Milan lo scorso anno ha perso lo Scudetto anche per questo. E non tolgo nessun merito alla Juventus che ha vinto giustamente, per carità, ma il Milan ha dovuto lottare anche con i tanti infortunati.

Le colpe sono dello staff tecnico?
Io credo che ci sia un problema grande da risolvere. Quest'anno c'è un nuovo preparatore atletico scelto da Allegri, eppure i risultati non cambiano. Serve assolutamente chiarezza da questo punto di vista.


Resta il dato di fatto: Allegri non potrà disporre di giocatori importanti...Il Milan contava molto su Pato ma il brasiliano si è fatto male. Stesso discorso per Boateng e Montolivo che però dovrebbero recuperare in fretta. Anche Robinho è fuori, il discorso è che anche Allegri non può certo lavorare bene in questo modo.

Il mancato gioco del Milan deriva anche da questo?
Io credo più che altro che manchino uomini di qualità al Milan. Però i tanti infortuni contano molto.


Dopo Pirlo e Seedorf, anche Pazzini entrerà nella storia dei "regali dell'Inter"?A me piace molto Pazzini, detto questo io quando prendo i giocatori dell'Inter sono molto contento. Anzi, se non vogliono più Sneijder potrebbero darlo al Milan.

A Bologna è arrivata una vittoria non bella dal punto di vista del gioco ma importante. Segnale positivo?
Adesso contano molto i punti, per il gioco c'è tempo. Certo il Milan dovrà migliorare dal punto di vista deka manovra.


Pensiero Champions League, lo Zenit ha preso Hulk e Witsel...Due grandi giocatori, non c'è che dire, ma prima pensiamo a migliorare noi. E attenzione, non bisogna assolutamente sottovalutare gli altri avversari.


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