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Crudeli: "Milan, sussurri e grida alla ricerca di scoop"

di Antonio Vitiello
Fonte: di Tiziano Crudeli

Sussurri e grida volutamente ingigantite alla ricerca di possibili scoop fatti ad arte  per vendere i quotidiani sportivi e creare ascolti alle trasmissioni televisive. In realtà se  poi si esaminano compiutamente i contenuti di certe interviste la realtà è ben diversa. Titoli a tutta pagina riportavano: “Ibra in vendita dopo le dichiarazioni choc (al Milan servono 5 giocatori ma non ci sono soldi sufficienti)” Intanto Zlatan ha semplicemente detto quello che tutti sanno. Effettivamente il Milan, in questo  momento, non può permettersi il lusso di effettuare investimenti troppo onerosi per reperire sul mercato fondamentali  pezzi pregiati. Ciò non significa che la società rossonera sia  alla frutta, ma semplicemente  verranno effettuati investimenti oculati col chiaro intento di rinforzare l’organico.
Ibra ha poi precisato, e questo va sottolineato,  che   ha  intenzione di rispettare fino in fondo il contratto col Milan.  E fatto ancora più importante ha poi aggiunto: “Dobbiamo diventare sempre più forti giocando insieme. Guardate il Chelsea:  ha vinto la Champions anche se non erano i più forti.” Insomma per ottenere dei risultati ci vuole  spirito di gruppo e una solida unione tra i vari componenti della squadra che sempre e comunque vanno stimolati. Una dichiarazione forte, ma da leader.  Ibra è un trascinatore , magari troppo egocentrico.  La schiettezza sicuramente non gli fa difetto. Merce rara  in questo mondo della pedata dove le banalità e le  ipocrisie viaggiano  a fiumi. Forse per evitare malumori e speciose strumentalizzazioni  occorrerebbe  maggiore diplomazia soprattutto nel momento in cui si rilasciano interviste dalle quali vengono estrapolare frasi, che isolate,  si  prestano a interpretazioni polemiche. Però se certe opinioni  sono corrette e corrispondono alla realtà dei fatti perché non accettarle?
Il diritto di esprimere le proprie opinioni  è legittimo. Anche per chi, come Ibra, percepisce 12 milioni netti all’anno.  Lo svedese  ha segnato 56 gol in due stagioni (21 più 35)  è quindi  un bomber di valore assoluto e se una squadra vuole essere competitiva ai massimi livelli  non può esimersi dall’ingaggiare fuoriclasse, che siccome sono sempre più rari,  guadagnano cifre astronomiche. Ma un solo grande campione non è sufficiente per raggiungere il top.   D’altronde se un club  non vince o non arriva ai vertici i ricavi diminuiscono drasticamente e di conseguenza i passivi di bilancio aumentano considerevolmente. Chi più spende alla fine meno spende.
Thiago Silva e Ibra sono architravi  insostituibili  del nuovo Milan che comunque va potenziato con operazioni intelligenti e non scialacquando. I conti e le considerazioni dovranno essere fatte al termine del mercato estivo e non prima quando ancora è tutto in alto mare. Adesso sono solo chiacchiere molte delle  prive  di fondamento.


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