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Crudeli: "Basta allarmismi, il Milan sarà competitivo"

di Antonio Vitiello

Terminato il campionato, Passione Rossonera, il programma di Radio Radio condotto in studio da Fabrizio Tomasello con Marco Milan ed Elena Giacomin, ed in onda tutti i venerdì dalle 21:30 alle 23, ha affidato il resoconto della stagione e le proiezioni per il futuro del Milan a Tiziano Crudeli. “L’esperienza mi dice - ha esordito Crudeli - che in estate le varie voci di mercato sono ingigantite all’ennesima potenza. Il Milan non venderà i suoi campioni, anzi, io do’ per scontato che sia Ibrahimovic che Thiago Silva resteranno in rossonero. Montolivo e Traorè vanno bene, ma serve anche dell’altro, specie in difesa dove l’addio di Nesta si potrebbe far sentire se non adeguatamente rimpiazzato. In questo senso mi sembra ottimo il probabile arrivo di Acerbi. Io dico che la squadra è comunque competitiva e quello rossonero resta l’organico migliore in Italia; pensate anche che la terza classificata quest’anno in campionato è giunta a 18 punti di distanza dal Milan. Perciò bisogna guardare al futuro con ottimismo e senza allarmismi perché il Milan alla fine si rinforzerà come è sempre accaduto negli ultimi 26 anni. Lo scambio Ibra-Balotelli? Non è percorribile in alcun modo, a partire da una logica tattica e dalle caratteristiche tecniche dei due giocatori: Balotelli non può sostituire Ibrahimovic come numero di gol e peso in attacco. Per quanto riguarda Pato, invece, credo che nella prossima stagione potrà essere di nuovo decisivo. Proprio oggi parlavo con un amico che ha scambiato qualche parola col brasiliano che gli ha confermato di stare bene e di essere pronto e carico”. Infine Tiziano Crudeli ha ripercorso le emozioni di questi dieci anni in cui i calciatori che domenica scorsa hanno salutato il popolo rossonero (Inzaghi, Nesta, Zambrotta, Gattuso, Van Bommel e forse Seedorf): “Domenica al gol di Inzaghi contro il Novara mi sono commosso, e non si può certo dire che io sia un ragazzino. Che dire, l’addio di tanti senatori tutti insieme ha fatto uno strano effetto a cui non mi sono ancora abituato. Il gol più bello? Sicuramente quello di Seedorf nel derby della rimonta da 0-2 a 3-2 nel febbraio del 2004: una gioia pazzesca”!


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