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Criscitiello: "Milan, urge un attaccante"

di Luca Iannone

Alla ripresa del campionato, ci aspettiamo un altro Milan: più cattivo ed attento, già dall'anticipo di sabato sera con il Palermo, a San Siro. La difesa preoccupa, ma fino ad un certo punto. Se si prende Taiwo a sinistra, si punta su Zambrotta a fine carriera, si "costringe" Nesta a giocare un altro anno ed Abate cala di rendimento, ci può stare che la retroguardia vada in difficoltà ed Abbiati torni nella mediocrità che ha caratterizzato una parte della sua carriera. A preoccupare maggiormente, perché inaspettato, è l'attacco. Ibrahimovic in serata positiva spazza via ogni dubbio, ma se lo svedese è con la luna storta sono guai. Allegri non può contare sull'incostante Cassano, deve fare i conti con gli infortuni ad orologeria di Pato e senza Robinho, con Inzaghi ignorato dal Mister, diventa tutto più complicato. Il Milan, comunque, ne uscirà perché ha in panchina un allenatore intelligente e perché il tutor di sempre, Adriano Galliani, è pronto ad intervenire. Ariedo Braida è in Brasile a scovare nuovi talenti; Damiao dell'Internacional di Porto Alegre, stessa squadra, stesso ruolo e stessa età di Pato è un predestinato.


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