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Cosa aveva detto Ambrosini dopo il Napoli: "Quando il giocatore più forte della squadra sta fuori è un segnale, ora ci sono il Monza e il Real Madrid e una chiave per reinserire Leao va trovata"

di Antonello Gioia

Intervenuto negli studi di Radio Serie A, l'ex centrocampista Massimo Ambrosini ha commentato la sconfitta del Milan contro il Napoli di ieri sera: "Il Milan non ha disputato una brutta partita contro il Napoli, soprattutto nel primo tempo. Però ha ridato un po' la sensazione di fragilità difensiva ed è stato meno determinato del Napoli negli ultimi 20 metri. Nel secondo tempo la prestazione della squadra di Fonseca s'è un po' affievolita e questo Milan lascia un po' di punti interrogativi. Mentre quella di Conte, dall'altro lato, sembra già una squadra fatta e finita".

Sull'esclusione di Rafael Leao: "Far giocare ieri Leao voleva dire mettere Okafor a fare il trequartista. Se la prima panchina era stata un segnale, quella di ieri è stata una scelta tecnica. Però a lungo termine non si può pensare di fare a meno di Leao. Sicuramente anche lui deve aiutarsi. Va trovata la chiave per non dare al ragazzo un alibi ulteriore: quando succede che il giocatore più forte della squadra sta fuori è un segnale, ora ci sono il Monza e il Real Madrid e una chiave per reinserirlo va trovata".


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