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Coronavirus, il virologo Pregliasco: "Due tamponi a distanza di due giorni non danno la certezza di non avere l'infezione"

di Gianluigi Torre

Intervenuto ai microfoni di Antenna 3, il virologo Fabrizio Pregliasco ha parlato della situazione tamponi per Zlatan Ibrahimovic: "Non conosco la storia. Alla fine del periodo dopo 14 giorni eseguiamo due tamponi a distanza di 24h e consideriamo il soggetto guarito e non più contagioso. Se due tamponi in una situazione di piena salute vengono eseguiti a distanza di 2 giorni non ci danno la certezza di una possibilità di non avere l'infezione. Se ripetuti a distanza possono dare un'indicazione, perché se sono negativi oggi e dopodomani è molto poco probabile che io abbia avuto l'infezione. Questa può essere una metodologia contingente. Ricordiamo che è una fotografia istantanea quindi non è automatica la positività del tampone all'inizio dell'incubazione della malattia. Ci vogliono 1-2-3 giorni per avere una positività dal momento del contagio. Si tratta di capire meglio la situazione del giocatore. Fatto si che i due tamponi ci dicono che non è malato, in questo modo si possono velocizzare i dati. Ad oggi il soggetto non è infetto. Magari sono stati eseguiti anche dei test sierologici che abbiano complementato la condizione. Quindi l'aspetto combinato di questi esami porta a dire che il soggetto non è infettato e che non serve più una quarantena. Un cittadino dall'esterno viene per lavoro può rimanere 5 giorni e andar via".


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