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Conceiçao: "Cosa vorrei vedere nel Milan del mio Porto? La solidità e la compattezza della squadra"

di Enrico Ferrazzi

Queste le parole di Sergio Conceiçao in conferenza stampa sul suo lavoro sulla panchina del Milan:  

Cosa ha sbagliato Conceiçao?
"Ho sbagliato come sbagliano tutti gli allenatori. Nei principi e di una dinamica di squadra ho le mie caratteristiche personali, quello che faccio lo faccio pensando al meglio. In questo percorso che ho avuto ci sono state più soddisfazioni che cose negative. Fuori dal gioco io e il mio staff abbiamo le nostre dinamiche, sono dinamiche dove il rispetto tra loro, tra lo staff tecnico e loro, tra loro e chi lavora qua è importante. Sono cose che dico anche ai miei figli. Come campo dico che è stata la prima settimana di lavoro sul campo che ho avuto a disposizione. Io provo a sbagliare il meno possibile. Un'esperienza così, anche nei momenti difficili, ti fa crescere".

Dopo Zagabria disse che mancava la base. Ora c'è?
"A Zagabria abbiamo preso un gol che succede poche volte, poi c'è stata l'espulsione di Musah e abbiamo anche pareggiato. La base di cui parlavo era l'ambizione che ci portava direttamente agli ottavi di finale. Parlare dopo una sconfitta... Io sono appassionato, vivo le cose in questo modo. Anche se vinco non ho un sorriso pieno, la vivo così tutti i giorni. Sono fatto così, è il mio carattere. Ho 50 anni, è difficile che cambierò. Neanche quando giocavo con i miei figli ero tranquillo, figuriamoci ora nel mio sogno professionale che è stare qua al Milan. È il mio modo di vivere le cose come allenatore. Questa base è avere questo atteggiamento e voglia di migliorare. La vedo? Sì, è chiaro. Altrimenti che ci stavo a fare qua. È difficile spiegare. Contro la Lazio i primi 15 minuti sono stati bruttissimi, ma non era stanchezza. L'ambiente era difficile per i giocatori. Devo stare con la mia squadra, con i miei giocatori e dargli gioia e piacere in un momento difficile. Come uomini e come persone a volte guadagniamo qualcosa in più se pensiamo alle cose positive".

Che cosa le piacerebbe vedere di quel suo Porto che oggi non riesce a vedere qui?

"Parlavo di questo quando ho visto la partita dell'Arsenal... La solidità, la compattezza della squadra, anche con meno qualità rispetto ai giocatori che ho oggi, era fantastica. Deve essere un comportamento armonioso, dove tutti sanno cosa stiamo facendo per rubare palla agli avversari. Tutti i giocatori devono avere un comportamento da soldato: sto trovando più difficoltà di far passare questo messaggio. Ora stiamo lavorando con chi ha giocato di più, abbiamo cominciato questa settimana. Vedremo qualcosa di diverso già domani? Io lavoro veramente su questo... Domani un Milan migliore? Dopo una settimana? Va bene, accetto la sfida (sorride, ndr)".


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