Come piace al presidente Berlusconi...
Fonte: di Valentina Buzzi per Sportitalia
Contro l'invidia e la scaramanzia, come piace al presidente Berlusconi. Il Milan mette a tacere le voci di presunta crisi e sfata il tabù inglese agli ottavi di Champions superando con una prestazione sontuosa l'Arsenal. I rossoneri sono andati ben oltre l'imperativo pre-partita: non prendere gol in casa per non giocarsi tutto a Londra. I tentativi di Van Persie hanno fatto solletico misto a tenerezza, quelli di Boateng e Robinho hanno fatto maledettamente male. Il periodo di magra ha finito per giovare a tutti: il ghanese ha scatenato in campo la voglia accumulata durante il perido di stop, dimostrando che l'amore non gli ha appannato la mira. Ottava rete stagionale, terza in Champions, mentre l'anno scorso il tabellino europeo era rimasto vuoto. Anche il brasiliano si è risvegliato dal torpore: è bastato l'aumento di qualche grado centigrado per fargli tornare la voglia di segnare e ballare. Divertimento allo stato puro: quello che ha provato il discolo Ibra nel servire i compagni e nel mettere poi la parola fine al match. Se dopo tanti anni la Champions è diventata un'opportunità e non un ansiogeno banco di prova, potrebbe riuscire a sollevarla. Se la gode anche Allegri nell'assistere all'extreme makeover dei suoi: da sconclusionati e malconci ad armonici e irresistibili. Si parla di un gruppo vero che vive della magia delle sue stelle e della concretezza dei suoi manovali, vedi Van Bommel. Ormai è' chiaro che non saranno i ragazzini di Wenger a risollevare il calcio inglese in coppa, già tradito dalla città di Manchester. Ci sono le notti dei desideri in cui tutto si realizza. E mentre il Milan schianta Van Persie e compagni a San Siro, la Juve frena a Parma, collezionando l'annesimo pareggio. Roba da far perdere i freni inibitori al patron rossonero: “Avanti così e facciamo il triplete”. Purchè eguagliare i cugini sia uno stimolo e non un'ossessione.