.

Com'era il Milan all'ultima esibizione degli Oasis. Quando Noel dedicava a Kakà "Don't look back in anger"

di Gaetano Mocciaro

L'annuncio è di quelli storici: tornano gli Oasis. "Le pistole tacciono. Le stelle si sono allineate. L'attesa è finita. Venite a vedere. Non sarà trasmesso in televisione" è l'annuncio congiunto dei fratelli Gallagher, Liam e Noel, oltre che dell'account ufficiale della band di Manchester. Save the date: dal 4 luglio 2025 con la tappa di Cardiff si aprirà il primo di 14 concerti.  

I milioni di fans hanno atteso 15 anni per leggere la fatidica parola: "reunion". La band, dopo anni di liti fra i fratelli Gallagher, era arrivata alla rottura nell'estate del 2009. Com'era il calcio allora? Ma soprattutto: com'era il Milan?

Il 2 febbraio 2009 i portabandiera del britpop si esibirono al Mediolanum Forum di Assago, con Noel Gallagher che davanti al pubblico decise di dedicare una canzone all'idolo dei tifosi del Milan dell'epoca: Kakà. La canzone in questione era "Don't look back in anger" che tradotto significa: "Non guardare indietro con rabbia". Per la cronaca era appena finito il calciomercato e il numero 22 rossonero decise di rifiutare l'offerta del Manchester City. Scelta folle a pensarci oggi, ma in quell'inverno 2009 quel Manchester City degli sceicchi si doveva ancora fare. 

Il 1° settembre Abu Dhabi United Group Investment and Development Limited rilevava il club dal thailandese Thaksin Shinawatra. La squadra navigava da diversi anni nella seconda metà di classifica ed era chiaramente la seconda squadra di Manchester. In estate fanno partire l'asta col Chelsea per aggiudicarsi Robinho, vincono ed è il brasiliano il primo colpo. A gennaio provano il colpo grosso: il pallone d'oro 2007 Kakà. Il budget è illimitato e l'offerta supera i 100 milioni. Anni dopo Ariedo Braida rivelerà che l'offerta, accettata dal Milan, era di 105 milioni di euro. Per la cronaca, il trasferimento più costoso del calcio all'epoca era quello di Zinedine Zidane dalla Juventus al Real Madrid per 77.5 milioni di euro.

Il resto è storia, Milan-Fiorentina in programma il 17 gennaio 2009 è la partita dove per tutto il tempo si sente il coro: "Non si vende Kakà". Quel che succede in campo, solo dettagli. Due giorni dopo Kakà si affaccerà dal balcone della sede del Milan, battendosi la mano sul petto e mostrando la maglia rossonera. Kakà ha detto no al Manchester City. Con buona pace di Liam e Noel Gallagher, accesissimi tifosi degli skyblues. Che in questi anni da separati hanno potuto però godersi l'ascesa della loro squadra del cuore, arrivata dopo anni di investimenti a dominare a Manchester e in Inghilterra, fino alla Champions League vinta a Istanbul contro l'Inter.

Quel Milan al tempo della rottura degli Oasis chiudeva al terzo posto in classifica, vedeva ammainarsi la bandiera di Paolo Maldini e salutava dopo sette anni Carlo Ancelotti. Finiva di fatto un'era. E per la cronaca in estate vendeva Kakà. Ma al Real Madrid.

Formazione Milan ultima giornata 2008/09: Dida; Zambrotta, Maldini, Favalli, Jankoulovski; Flamini, Pirlo, Beckham; Kakà, Seedorf; Inzaghi. A disposizione: Kalac, Nesta, Senderos, Gattuso, Ronaldinho, Pato, Shevchenko. Allenatore Carlo Ancelotti.


Altre notizie
PUBBLICITÀ