Colombo (CorSera): "Rinvio Bologna-Milan ha creato un precedente importante"
Intervenuta sul canale YouTube di Carlo Pellegatti, la giornalista de Il Corriere della Sera Monica Colombo ha parlato del tanto discusso rinvio della partita del Dall'Ara fra il Bologna ed il Milan, inizialmente in programma sabato 26 ottobre alle ore 18:00.
Come hai vissuto il pomeriggio di giovedì in "trincea", direttamente sul posto?
"È stata una giornata un po' surreale perché si sono accavallati tutti gli scenari possibili, nel senso che da un lato stamattina eravamo appesi a quello che sarebbe stato l'esito dell'incontro tra il prefetto ed il sindaco, perché il prefetto, dopo che ieri evidentemente aveva avuto dei contatti con la Lega, sembrava che potesse perrorare la strada relativa alle porte chiuse al medesimo stadio Dall'Ara. E quindi diciamo la Lega era un po' nelle mani del prefetto che avrebbe dovuto convincere il sindaco Lepore a dare semaforo verde alla disputa della partita pur senza pubblico. E invece, visto il perdurare della pioggia, e l'ottusità del sindaco, questo scenario non si è verificato e quindi in Lega si è resa necessaria convocare d'urgenza un CdA".
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"In genere le grandi decisioni di questo tipo, come anche le date di inizio e fine campionato, vengono prese dal consiglio. Non tutto viene preso dall'Assemblea, quasi niente dal presidente e l'amministratore delegato che tra l'altro oggi è arrivato nel tardo pomeriggio perché era in giro per il mondo per i diritti televisivi. Quindi è una decisione che competeva al consiglio di Lega che si è in un primo momento d'urgenza, quindi in quel momento sembrava che l'ipotesi più probabile fosse o Empoli oppure le porte chiuse. Poi è riemerse l'ipotesi rinvio, a quel punto non si era arrivati a nessuna soluzione definitiva, quindi i presidenti hanno cambiato stanza ed è cominciata l'Assemblea con tutti e 20 i presidenti".
Nel consiglio della Lega chi sono i tuoi componenti?
"Sono, oltre a Casini e De Siervo, il Consigliere indipendente Blandini, Setti, Percassi, Corsi, Scarsoni, perché Marotta e Lotito sono Consiglieri Federali, possono assistere ma non votare".
Non c'era Fenucci del Bologna?
"Fenucci del Bologna non è un Consigliere, però diciamo che si è dato molto da fare, quindi ha comunque, pur non essendo invitato formalmente, e non avendo magari i titoli per partecipare, essendo una decisione che lo riguardava, pur senza votare ha comunque partecipato".
Sulla decisione del rinvio
"Davanti alla sollecitazione di Fenucci, il Consiglio una decisione doveva prenderla, ed a quel punto si è deciso per il rinvio. La decisione ufficiale, credo che il comunicato ufficiale sia arrivato intorno alle 4, anche se oramai era già da un'oretta che era solo quella la strada che si poteva percorrere, ovviamente generando poi reazioni opposte nelle dirigenze".
Sulla decisione del Sindaco Lepore, inscalfibile
"Si perché nell'ordinanza di ieri lui aveva parlato di rischi per la collettività. Di conseguenza è stata un po' la dizione contenuta dell'ordinanza di ieri pomeriggio a rendere poi impotenti i vertici della Lega".
Poteva far qualcosa di più il Milan?
"Non a livello formale, magari privatamente poteva più sottolineare la propria necessità ai consiglieri. Più a livello di dietro le quinte che a livello ufficiale".
Campionato falsato?
"Ma no. Io capisco la frustrazione dei tifosi. Il tema più che altro è davanti ad un episodio del genere si è creato un precedente tale per cui un sindaco alzare la mano e dire "Non si gioca". Di conseguenza questo mi sembra più preoccupante non solo perché c'è un calendario compresso e si fa fatica a trovare una finestra libera, perché appunto non siamo più nel momento del Covid dove c'erano delle difficoltà oggettiva, e non dico che i rinvii erano all'ordine del giorno ma abbastanza frequenti. Questo è un precedente importante. Infatti credo che la Lega anche ieri aveva usato toni forti per svettare la possibilità di rinvio, proprio per evitare che ci potesse essere poi giurisprudenza in tal caso".