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Collovati: "Non è tutta colpa di Allegri"

di Antonio Vitiello
Fonte: articolo di Fulvio Collovati per Calcissimo.com

Credo che il Milan stia attraversando il momento più buio e triste da quando Silvio Berlusconi ne è diventato il padrone. L’inizio della stagione è stato incredibilmente negativo: un pareggio su tre gare giocate in casa, nessun gol segnato a San Siro, appena 26mila spettatori per il debutto in Champions, il numero degli abbonati ridotto ai minimi termini.

La disaffezione dei tifosi e la rabbia (che l’altra sera una parte di loro ha manifestato in maniera sonorissima) erano prevedibili. La cessione dei giocatori più forti, a cominciare da Ibrahimovic e Thiago Silva, è stato il primo passo falso, ma il secondo — e a mio parere ancora più grave — è stato quello di non presentarsi alla gente con un progetto chiaro, meglio se rivoluzionario. Se la società avesse puntato su una squadra in larga parte giovane, credo ci sarebbe stata maggiore comprensione. Invece i tifosi del Milan sono costretti a vivere alla giornata, osservando preoccupati una squadra in cui i nuovi giocano poco, relegati a lungo in panchina.

In questo quadro preoccupante, è evidente che Allegri rischia di essere esonerato. Perchè quando le cose vanno male, l’allenatore è sempre il primo a pagare. Che Max abbia delle colpe è sicuro: Sampdoria, Atalanta e Anderlecht hanno organici nonostante tutto inferiori a quello dei rossoneri e aver raccattato in tre sfide casalinghe solo uno 0-0 mette il tecnico sul banco degli imputati. Detto questo, sarebbe veramente ingeneroso caricare tutte le colpe  sulle spalle di Allegri. Se il Milan oggi è in queste condizioni, a farsi un onesto esame di coscienza dovrebbero essere altri prima di lui.


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