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Cioffi: "Samardzic ha un grande potenziale. Per me può diventare speciale, un giocatore da big"

di Antonello Gioia

Gabriele Cioffi nella scorsa stagione ha recitato la sua parte nella salvezza dell'Udinese, pur essendo la sua avventura 2.0 sulla panchina friulana terminata prima del tempo. Per la prima volta da quando ha lasciato il Bluenergy Stadium torna a parlare e lo fa in esclusiva con TuttoMercatoWeb.com: "Per prima cosa voglio ringraziare la famiglia Pozzo, che è da sempre il valore in più dell’Udinese. Nel calcio le strade si possono separare, ma non bisogna dimenticare chi ti ha dato fiducia e io non dimentico. Se riavvolgo il nastro tecnico, invece, va ricordato che la squadra che ho ritrovato aveva contenuti diversi da quella che avevo lasciato. C'era tanta qualità ma serviva un tempo in più per impattare e la principale difficoltà è stata questa: molti calciatori erano in fase di crescita".

Con Samardzic che rapporto ha?
"Buono, se non ottimo. Lui ha sofferto una stagione particolare: ad agosto, per giorni interi, sembrava già dell'Inter, poi a gennaio è arrivato il Napoli... Per un giovane non è facile. Forse la continuità è venuta a mancare perché lo percepivo in un certo modo: un giocatore è anche emozioni, non è che si accende o si spegne a comando. E la condizione, così come la prendi veloce, è facilissima da perdere... Ci sono stati dei periodi particolari, in cui si contavano i minuti, che poi sono diventati giorni e infine mesi. Samardzic ha un grande potenziale, le voci l'hanno condizionato ma per me può diventare speciale, un giocatore da big".


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