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Chi telefona a chi?

di Pietro Mazzara

Cè qualcosa che non torna. Nell'edizione di ieri della Gazzetta dello Sport veniva riportata la notizia della telefonata intercorsa tra Andrea Agnelli e Adriano Galliani nella quale i due dirigenti, su primo passo di quello bianconero, avrebbero seppellito l'ascia di guerra in vista anche dell'odierna riunione in Lega Calcio dove le due società faranno fronte comune e difesa del presidente dimissionario Beretta. Nella mattinata odierna, la prima pagina di Tuttosport apre così: Caro Andrea, ti chiedo scusa. Il sottotitolo recita testualmente così: Gesto di responsabilità dellad milanista che ha messo fine alla lite con la Juventus. Adesso i due club sono di nuovo alleati politici. Capite bene il nostro dubbio? Com'é possibile che nell'arco di 24 ore la situazione sia stata completamente ribaltata? A dire la verità il quotidiano torinese era stato l'unico, nel post Milan-Juventus, ad asserire in prima pagina che la società di corso Galileo Ferraris era stata aggredita dai rossoneri quando le linee prese da tutti gli altri media erano diametralmente opposte. Che la telefonata sia intercorsa tra i due massimi dirigenti è assodato e, come detto, la loro unione a difesa dellattuale presidente di Lega è un monito anche per gli altri club medio-piccoli che non hanno preso una decisione ma da qui a dire con certezza assoluta - chi ha fatto il primo passo verso questa tregua armata ce ne passa. Galliani si è scusato per le parole proferite nell'intervallo ma, come comunicato dalla società, non ha fatto alcun riferimento ad Andrea Pirlo o a quello che è successo prima o dopo la partita. Evidentemente dalla real casa sabauda hanno inteso quelle scuse in maniera un po' troppo ampia dando così il la alla campagna tramutata con i commenti, anche odierni, di media e dirigenti. Evidentemente si cerca ancora di tirare acqua al proprio mulino.


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