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Cassano si lamenta. Cerruti: "Spesso viene esaltato"

di Antonio Vitiello

"Fra tre anni smetterò di giocare". Le parole di Antonio Cassano, pronunciate ai microfoni della Rai, non hanno lasciato indifferenti addetti ai lavori e appassionati di calcio. Ma il nuovo punto di riferimento della Nazionale di Cesare Prandelli, lascerà davvero il calcio? Tuttomercatoweb.com ha chiesto un parere alla prima firma de La Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti.

Cassano vuole smettere. Cosa ne pensa?
"Cassano si diverte giocando a calcio e come a molti calciatori possono pesare ritiri e sacrifici. Penso sia contento di ciò che ha guadagnato e della sua famiglia. Dal suo punto di vista è comprensibile ciò che ha detto. Ma vedremo se fra tre anni smetterà oppure no".

Secondo lei cosa farà?
"Continuerà a giocare. Tutti i calciatori anche a fine carriera fanno fatica a smettere.
Può darsi che tra qualche anno Cassano non giochi più in una grande squadra, ma comunque continuerà a giocare. All'estero o in squadre più piccole. Non credo che sparirà dal calcio. Comunque rispetto le sue parole ed eventualmente farei lo stesso verso la scelta che prenderebbe. Cassano ha tanti estimatori, mi auguro che continui a giocare a lungo".

Cassano si è anche lamentato per le critiche ricevute in questi anni.
"Ogni giocatore pensa di essere vittima delle critiche. Non è il primo e non sarà l'ultimo. Quello che dice è normale. Pochissimi giocatori, ma anche giornalisti, sono disposti a fare autocritica. È sempre più facile dare la colpa agli altri piuttosto che a se stessi. Ma Cassano ha avuto tanto anche dalla stampa, perché in questi ultimi mesi è stato indicato come l'uomo della resurrezione e magari è stato esaltato per i gol all'Estonia molto di più rispetto alle critiche ricevute per non essere risultato un protagonista con la maglia del Milan in occasione di alcune partite come contro il Barcellona oppure il Napoli".

Poco male. Nei prossimi anni ci farà scrivere Balotelli, come ha detto lo stesso Cassano.
"Sicuramente farà scrivere. Ma mi auguro che facciano scrivere tanti altri calciatori, però per ciò che fanno in campo e non per il taglio di capelli o per l'automobile che posseggono. I grandi come Zoff, Rivera, Scirea o Platini, sono stati tali per ciò che hanno fatto vedere sul terreno di gioco. Non ci ricordiamo certo quante macchine hanno avuto. Van Basten poi, per esempio, è stato un grandissimo in campo e quando ha smesso tutti hanno provato dispiacere. Quindi spero che Balotelli faccia scrivere per le prestazioni sportive".


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