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Casini: "Sorpresi dal sindaco. Non c'è stata disponibilità dal comune per le porte chiuse"

di Francesco Finulli

Lorenzo Casini, presidente di Lega Serie A, è intervenuto in conferenza stampa dopo l’assemblea odierna, che tra le altre cose ha deciso il rinvio di Bologna-Milan. Il numero uno del nostro campionato ha raccontato i retroscena di come si è arrivati alla decisione di rinviare la gara che si sarebbe dovuta giocare al Dall'Ara di Bologna domani alle ore 18.

Come si è arrivati a questo rinvio?
"Siamo rimasti sorpresi dall'ordinanza del sindaco, per due motivi. Generalmente queste decisioni sono prese dal prefetto, che provenisse dal sindaco ci ha sorpresi. Soprattutto, si è aperto un dialogo perché, se avete letto l'ordinanza, il presupposto è la presenza di 35 mila persone allo stadio. Si è tentato di interloquire col sindaco per poter giocare a porte chiuse, ma dal comune non c'è stata disponibilità su questo: la scelta è diventata se imporre un campo neutro a 24 ore di distanza, imponendolo alle due squadre, oppure se rispettare l'ordinanza di un'autorità riconosciuta dalla legge e rinviare la partita".


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