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Cannavaro: "Volevo essere per il Napoli quello che Maldini è stato per il Milan"

di Luca Iannone

L'ex azzurro Fabio Cannavaro, ai microfoni di Deejay Football Club, ha esternato tutta la sua delusione per non essere riuscito a chiudere la sua carriera nel Napoli. Fabio, che era stato accostato al Napoli in un recente passato, non nasconde il suo rammarico per non aver potuto ralizzare il sogno di diventare un giocatore di riferimento per la squadra pertenopea e la sua città:
"Il rimpianto più grande è non essere stato per il Napoli quello che Maldini e Totti sono stati per Milan e Roma - afferma Cannavaro -. Speravo e sognavo di diventare una bandiera di questa squadra ovvero del mio Napoli. Anche se ho giocato in altre squadre mi sarebbe piaciuto ritornare. Avrei voluto, soprattutto, diventare un giocatore di riferimento per la squadra della mia città. Napoli è la mia vita, la mia città. La mia carriera è cominciata da lì e Napoli è tutto per me. Ho dei rimpianti".


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