Calabria parla del litigio con Conceiçao: "È stato molto imbarazzante e fuori luogo"
Davide Calabria, ex capitano rossonero, è stato intervistato da Rivista Undici. Il terzino, che ora gioca al Panathinaikos di Rafa Benítez dopo una parentesi al Bologna, si apre come mai prima d’ora.
Cosa ti ha fatto lasciare il Milan?
"Dopo anni e anni tra il Vismara e Milanello, persone conosciute alle quali voglio bene e dopo aver condiviso così tanto mi è dispiaciuto andar via per degli episodi spiacevoli. Quei momenti penso abbiano rovinato un pochino la mia immagine, non facendo nemmeno nulla di male… Chi mi conosce davvero sa come sono, ho il mio carattere, ci ho messo e metto sempre la faccia e il cuore, ci tenevo particolarmente ovviamente, ero capitano, non sono uno che si illude che tutto possa andare sempre bene e fingere che non ci siano mai problemi. Tanti poi si sfogavano con me. Parlandone e avendo rispetto si migliora. Questa cosa magari mi è tornata contro in quel periodo. Sicuramente preferisco morire con le mie idee piuttosto che morire con le idee di altri. Ho dovuto accettarlo, onestamente non volevo più avere a che fare con certa gente. C’erano poche soluzioni sinceramente: magari finire fuori rosa o aver altri problemi. Oppure andar via. E se ti dico come si è creata l’opportunità di Bologna…".
Si sono allineati i pianeti?
"Sì. In quel momento non stavo giocando con il Milan. Il Bologna aveva chiesto informazioni. Ovviamente per me non se ne parlava neanche, volevo restare a Milano. Mi dissero che Sartori fece una battuta al mio ex agente: “Se dovesse mai discutere con il mister, sappiate che noi ci siamo”. Due giorni dopo successe quello che tutti abbiamo visto purtroppo… Mi è dispiaciuto tanto. È stato molto imbarazzante e fuori luogo per quel che mi riguarda, non sapevo spiegarmelo. La situazione era abbastanza delicata. E allora abbiamo colto l’occasione per andare a Bologna".