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C'è "Uno scritto interno al Milan finito in mano agli inquirenti non si capisce come": si tratta di un dossier per i colloqui con gli arabi

di Antonello Gioia

All'interno dell'articolo di Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera riguardante l'indagine sulla cessione del Milan da Elliott a Red Bird con relativa iscrizione al registro degli indagati di Giorgio Furlani e di Ivan Gazidis, vi è un paragrafo relativo all'ultimo, in ordine di tempo, documento finito nelle mani della Procura di Milano.

Si tratta di "uno scritto interno al Milan, finito in mano agli inquirenti non si capisce come: una sorta di presentazione dell’attuale assetto del Milan, preparata per i colloqui avuti dalla dirigenza del Milan nelle settimane scorse con potenziali acquirenti/investitori arabi. Dall’interpretazione di questo documento la GdF trae la convinzione appunto che l’influenza dominante sul Milan sia tutt’oggi non di RedBird, ma ancora di Elliott; e che, di questo controllo di fatto, la chiave sia il da sempre curioso «vendor loan agreement» sottoscritto tra Elliott e RedBird".

L'INDAGINE

Secondo quanto riportato da Luigi Ferrarella de Il Corriere della Sera, Giorgio Furlani, attuale CEO del Milan, e Ivan Gazidis, suo precedessore, risultano "indagati dalla Procura di Milano per l’ipotesi di reato di ostacolo all’attività della Federazione Italiana Gioco Calcio di vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squadre di calcio".

L'’ipotesi - si legge sul Corriere - è che il Milan "non appartenga davvero a chi dal 31 agosto 2022 ne appare il proprietario teorico, e cioè l’allora acquirente fondo statunitense RedBird del finanziere Gerry Cardinale, ma che in realtà sia sempre rimasto e sia tuttora sotto l’influenza controllante dell’allora apparente venditore, il fondo statunitense Elliott del finanziere Paul Singer, viene suggerita al Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza da tre fonti documentali di inedite circostanze. Ricavate alcune da documenti depositati alla Sec negli Stati Uniti, altre da documenti trovati in Lussemburgo nelle perquisizioni di un anno fa ai già indagati consiglieri di amministrazione Jean MarcMclean e Daniela Italia, ma altre ancora pescate in un recentissimo documento interno al Milan stilato per presentare il club nel tour invernale di contatti della dirigenza con potenziali investitori arabi".


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