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Bucciantini: "Maldini è storia, cultura, emozioni, identità. Se pensi di poter fare impresa senza queste cose non vieni dall’America ma da Marte"

di Manuel Del Vecchio

La prestigiosa Harvard Business School ha pubblicato un documento di 24 pagine in cui analizza il caso AC Milan, di cui Giorgio Furlani, alumnus dell'ateneo americano, è l'amministratore delegato. Un testo in cui si analizza il progetto del club dall'arrivo di Gerry Cardinale e in cui diversi protagonisti di proprietà e società hanno preso la parola per esprimere il proprio punto di vista. L'AD rossonero ha parlato anche dell'addio di Paolo Maldini: "È stata una decisione storica quella di lasciarlo andare, per quello che ha significato per il club e per la sua autorevolezza. Ma se volevamo realizzare la visione che Gerry aveva per il club dovevamo cambiare e andare avanti". 

Nel corso di Sky Calcio Club queste dichiarazioni di Furlani sono state oggetto di discussione, con il giornalista Marco Bucciantini che le ha commentate così:

"L’ingresso nel mondo del calcio di arabi, americani e cinesi non è che abbia sistemato le cose. Quindi non diciamo cavolate. Secondo me ridurre la presenza di un Maldini all’emotività… Maldini è anche storia, cultura, emozioni, identità. Maldini è un pezzo di Milan. Se pensi di poter fare impresa senza queste cose non sei superiore, non vieni dall’America ma vieni da Marte. Si pensa che non si fa impresa calcistica senza identità, storia, cultura. Se alla festa dei 125 anni non ti presenti… Se fai impresa in Italia non vuoi mescolarti alla cultura italiana? Se vuoi mescolarti ad una squadra che ha vinto tutto quello che ha vinto il Milan non pensi che confondersi con quella storia ed entrare sottobraccio a San Siro con Baresi e Maldini e van Basten non rappresenti un valore imprenditoriale? Ma cos’è la visione senza storia e senza identità? Una visione cos’è? Scelte, comportamenti e risultati".


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