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Bucciantini: "Il Milan ha finalmente sistemato alcuni numeri partendo dall'azzeramento del centrocampo scudettato"

di Antonello Gioia

In un fondo su La Gazzetta dello Sport, il giornalista Marco Bucciantini ha parlato del rinnovo di Victor Osimhen con il Napoli: "Quando avverrà (c’è ottimismo), sarà una notizia notevole. Una “signora” notizia per due motivi speculari ma entrambi “classici”: nel senso che sbatte contro la moda, quella necessità di dover perdere i migliori calciatori per costruire una squadra. E conferma il valore e la forza della libertà di agire, di auto determinare il proprio destino, dell’assenza di costrizione e dunque l’importanza decisiva della più umiliata delle virtù in qualsiasi impresa: la serietà dei bilanci, il controllo delle spese, i conti in ordine".

Bucciantini fa poi un paragone con le altre big: "L’Inter ha perso Lukaku: la squadra più forte e più vincente di questi ultimi anni ha comprato bene, forse benissimo, ma ha perso tre titolari. Il Milan ha finalmente sistemato alcuni numeri (sette, dieci) e ha trovato in altre zone giocatori in ascesa ma affidabili, ma è partita dall’azzeramento del centrocampo scudettato. La Juventus sta cercando di costruire una narrazione che tenga insieme esigenze di bilancio e preferenze dell’allenatore intorno a un possibile affare - via Vlahovic, dentro Lukaku - che nasce dalla debolezza di recenti scelte e l’oppressione conseguente".

In chiusura: "Il gigantesco Osimhen c’è, e finché c’è quella squadra non può sentirsi seconda a nessun’altra perché il suo esserci è risultato di una forza societaria ed è un’evidente forza tecnica".


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