Botta e risposta
Fonte: di Matteo Ronchetti per Sportitalia
Botta e risposta. A Bergamo il Milan replica alla manita interista con due reti che regolano l’insidiosa Atalanta e ricacciano i cugini a -8, mantenendo il primato in classifica. Un bel segnale in vista del derby, in programma domenica prossima. Una risposta griffata Ibrahimovic e Boateng, guarda caso gli eroi di Pechino che regalarono ai rossoneri la Supercoppa Italiana nell’ultima stracittadina giocata.
Non è stata una partita spumeggiante, piuttosto una rognosa, su un campo difficile, che nessuno quest’anno era ancora riuscito ad espugnare e più in generale non conosceva sconfitta dallo scorso 16 aprile. Se ci aggiungiamo poi l’emergenza in mediana, il successo milanista è da leggersi in maniera più che positiva. Portare a casa questo genere di partite, di solito, è sempre un buon segnale in chiave scudetto. Chiaro, non è stato tutto rose e fiori. A partire dal palo di Denis, la prova - l’ennesima - evanescente di Emanuelson (schierato questa volta sulla trequarti) e un Boateng - che malgrado il gol - non sempre ha dimostrato di trovarsi pienamente a suo agio come interno di centrocampo. Evidentemente il processo di arretramento del ghanese - preannunciato da Allegri - non pare essere ancora del tutto maturo e farà riflettere il tecnico milanista in vista del derby. Mentre Pato (che ha pure procurato il rigore poi trasformato da Ibra) è rimasto letteralmente al palo, in una sorta di limbo ovattato. Il Papero non è sembrato del tutto coinvolto nella manovra, al contrario di Robinho che quando è entrato ha dato meno incisività, ma più movimento. In tutto questo l’Ibra-dipendenza è sembrata ancora più evidente. Lo svedese mai aveva cominciato la stagione così bene: finora ha giocato 14 partite, segnando 12 reti, sei consecutive. L’anno scorso il suo score si era fermato a 14. E poi ci sono gli assist, quello per Boateng è stato il quarto passaggio vincente stagionale. “Dovesse arrivare Tevez, manderò in rete pure lui”, ha sentenziato Ibra, lanciando la volata per l’argentino. E anche in quel caso, sarà derby…