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Borghi su Leao: "Al Milan dovrebbe migliorare nei movimenti da seconda punta"

di Fabio Anelli

Stefano Borghi, attraverso il proprio canale YouTube, ha analizzato il profilo di Rafael Leao, soffermandosi anche sul suo carattere: “Ci sono anche, però, dei discorsi da fare riguardanti il tipo di scenari che potrebbe trovare al Milan. In questo caso, sarebbero da sottolineare due punti su cui Leao dovrebbe crescere, o comunque lavorare, come è normale. Il primo punto che mi suscita una riflessione è il fatto che Leao fino a qui abbia sempre giocato come riferimento centrale unico di un tridente, da punta centrale. Al Milan, verrebbe a giocare a due punte, un sistema in cui il 9 vero sarebbe Piatek. Questo deve portarlo a migliorare almeno un paio di aspetti, dovesse essere impiegato come seconda punta, dovrebbe migliorare la propria capacità di smarcamento laterale. Giampaolo chiede molto alla sua seconda punta questo tipo di lavoro. Dovrebbe essere in grado di trovare perfettamente, qui tempi, quei movimenti, quelle malizie che gli permetterebbero di inaugurare il movimento ad aprirsi e far circolare il sistema offensivo. Se dovesse essere impiegato come prima punta vera, Leao dovrebbe migliorare nel gioco aereo e nell’attacco alla porta. Sono cose che ha già nel suo bagaglio ma che deve migliorare perché ha bisogno di qualità su grandi livelli per confermare quello che ci ha già fatto intravedere fino a qui. Un altro aspetto su cui Leao deve darci conferme è quello mentale. A volte si ha la sensazione di un giocatore, detto tra enormi virgolette, indolente. È una sensazione dovuta anche al suo passo magari felpato e cadenzato, certe sue movenze dinoccolate. Io non accenderei grossi dubbi sulla sua tenuta mentale e sulla sua focalizzazione, dubbi che permangono per quanto riguarda A. Silva. È il suo limite principale mentre tecnicamente non ha niente da invidiare alle grandi punte d’Europa. Leao non credo abbia questo tipo di problemi ma per trovare quella continuità sopracitata, deve dimostrare di esserci, di essere concentrato, non solo nelle grandi partite, dove ha sempre dato risposte, ma anche in quelle interlocutorie che sono fondamentali per fare tanti punti e lottare per obiettivi importanti”


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