Bondo: "Al MIlan ha tutto quello che serve per avere successo, quindi se non ce la fai è colpa tua"
Ieri sera è arrivato l'esordio di Warren Bondo con il Milan, dopo che le strade del centrocampista e del club rossonero si erano già sfiorate in passato. Il francese è stato acquistato dal Monza a gennaio per circa 10 milioni di euro ed è un profilo su cui puntare per il presente e per il futuro. Intervistato in esclusiva da footmercato.net, Bondo parla del suo passato, dei suoi obiettivi e ovviamente anche delle sue prime settimane in rossonero. Queste le sue dichiarazioni:
In che modo la firma per il Milan ti fa sentire come se stessi entrando in un nuovo mondo?
"Quando vai al ristorante a Milano, la gente ti guarda, ti fotografa, non puoi nemmeno uscire. A Monza potevo andare a comprare il pane in panetteria, qui è più complicato. Non è imbarazzante, ma sei più osservato, più richiesto, e hai anche più obblighi mediatici, più servizi fotografici...".
E come procede la tua integrazione nel club? Che ruolo hanno avuto i giocatori francesi della squadra?
"Mi hanno fatto sentire il benvenuto. Youssouf (Fofana), Rafael (Leão), che parla molto bene il francese... Per quanto riguarda Rafael, dovete sapere che lo conoscevo bene grazie al mio ex compagno di squadra al Monza, Dany Mota, che parla anche lui il francese (è nato in Lussemburgo e ha giocato nelle giovanili del Portogallo, ndr). È un suo amico e io ero sempre con lui. C'era quindi un legame tra noi e Rafael era felice del mio arrivo. Con i francesi è stato naturale. In mensa mi sono seduto direttamente accanto a Youssouf, Mike, Théo... Mi hanno facilitato l'integrazione e ogni giorno osservo i loro metodi di lavoro. Sono dei campioni".
Quando si arriva in un club leggendario come il Milan, qual è la cosa più sconvolgente?
"Il livello degli allenamenti, ovviamente, le infrastrutture, il modo in cui vieni gestito, sei in un ambiente estremamente confortevole. A Milano hai tutto quello che ti serve per avere successo, quindi se non ce la fai è colpa tua. Tutto ciò che dovete fare è giocare il vostro calcio, perché vi mettiamo nelle migliori condizioni possibili”.