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Bonan: "La panchina di Leao? Penso sia stata il preciso piano strategico di Fonseca ieri sera"

di Lorenzo De Angelis

Nel Intervenuto negli studi di Sky Sport, Alessandro Bonan ha parlato di Milan, della prestazione dei rossoneri a Bratislava e del messaggio lanciato da Rafael Leao a Paulo Fonseca. Queste le sue dichiarazioni: 

"Credo che Fonseca non sia pazzo. Io sono sicuro che Fonseca sappia che Leao è il più forte giocatore del Milan. Perché Leao è il più forte giocatore del Milan, è quella che fa la differenza. Anche qui serve capire se il fatto di averlo messo in panchina facendolo entrare dopo sia stato veramente il preciso piano strategico dell'allenatore, e alla fine ha avuto ragione lui. Perché poi Leao è entrato, ha segnato, ha fatto segnare, ha giocato bene. 

Però in ogni caso io penso in assoluto, il migliore giocatore di una squadra debba partire titolare. Quindi ieri, quando mi è stato detto, ero proprio in studio, che sarebbe partito dalla panchina, sono rimasto un po' spiazzato. In tutto questo ha alla fine avuto ragione Fonseca e bisogna dirlo.

Poi c'è tutto un resto. Il Milan ieri mi è piaciuto in attacco. Oltretutto mi è piaciuto Abraham. Ieri Abraham ha fatto la miglior partita in maglia rossonera e questo per esempio potrebbe anche aprire scenari ad una soluzione offensiva diversa con Abraham e Morata insieme. Forse Morata sgravato anche da questo peso di dover comunque lottare in attacco, fare a sportellate con gli avversari, potrebbe portarlo ad esprimere anche la sua cifra tecnica, perché in certi casi è anche superiore". 

Ha poi continuato sulla difesa: "Ha ragione Ibrahimovic: non è che sono i singoli difensori (il problema, ndr), c'è anche qualche carenza. È proprio la fase difensiva del Milan il problema. Non funziona da molti mesi, non funziona dal Milan dello scorso anno. Cioè, il gol di ieri sera: tu sei in vantaggio, quella situazione 1 contro zero che si è creata, non può esistere in una squadra come il Milan. E tante volte il Milan, comunque subisce le ripartenze avversarie e porta gli avversari, se non a segnare, a tirare in porta. Ecco, questa cosa deve essere assolutamente migliorata, ma non appartiene ai semplici difensori, ma proprio a tutto il comportamento difensivo di una squadra che inizia dal centrocampo". 


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