Boban: "Sono nato e cresciuto come tifoso della Dinamo, figuriamoci se posso tifare per il Milan in questa partita"
Questa sera, ore 21.00, va in scena Dinamo Zagabria-Milan, valida per l'ultima giornata della fase a girone unico della nuova Champions League. Entrambe le squadre, per centrare il proprio obiettivo, hanno un solo risultato a disposizione: la vittoria. I rossoneri per entrare in top 8, i croati per andare ai playoff. Il doppio ex per antonomasia è Zvonimir Boban, che è stato intervistato da HRT Queste le sue dichiarazioni:
"Dinamo e Milan sono due club che significano molto per me, due grandi squadre con cui ho avuto il privilegio di vivere storie incredibili. La Dinamo è con me dalla nascita, mentre il Milan l'ho fatto mio. Ora li seguo entrambi con grande amore e rispetto".
Per chi tiferai?
"Sono nato e cresciuto come tifoso della Dinamo, figuriamoci se posso tifare per il Milan in questa partita. Con tutto il rispetto e l’amore per il Milan, sicuramente tiferò per la Dinamo".
Cosa serve alla Dinamo per battere il Milan?
"Sarà una partita aperta e interessante, con tanti ribaltamenti di fronte e molti gol. Il Milan rischia molto e in difesa non ha ancora trovato il giusto equilibrio".
Il lavoro di Fabio Cannavaro da nuovo allenatore della Dinamo:
"Quello che sta facendo Cannavaro con la Dinamo è sicuramente un tentativo di trovare un equilibrio, perché è un italiano e ha avuto grandi allenatori come maestri. Si vede subito che dà grande importanza all'organizzazione della squadra".
Su Cannavaro:
"Ho giocato molte volte contro Fabio, lo conosco bene. È una persona straordinaria, molto responsabile e ordinata. Credo che abbia lo stesso approccio anche come allenatore. Non conosco bene il suo stile tecnico, non ho seguito il suo lavoro in Cina, e al Benevento non è andata benissimo. Ma questo non significa nulla: potrebbe costruire la sua prima grande storia di successo con la Dinamo".
Su Gattuso, allenatore dello Spalato:
"Questo dimostra il rispetto che il mondo del calcio ha per la Croazia e per il nostro campionato. Non sono venuti qui perché non avevano alternative, ma perché erano intrigati da questa sfida. Sono felice che due grandi come loro guidino i nostri club. Allo stesso tempo, spero che un giorno possano emergere anche i nostri allenatori locali".
La situazione nuovi stadi in Croazia:
"Tutti ne parlano, tranne quelli che dovrebbero farlo. Mi riferisco alla Federazione calcistica croata (HNS), che dovrebbe spingere per un progetto di costruzione di nuovi stadi. È una vergogna per tutti noi, ma soprattutto per la politica e per il calcio croato".
Il segreto del successo croato nello sport ad alto livello:
"Siamo un popolo di talento, con un forte spirito competitivo. Vogliamo dimostrare il nostro valore nel mondo, anche se siamo un paese piccolo. È nel nostro DNA culturale e sportivo. Non c'è dubbio che continueremo ad avere grandi risultati, non solo nel calcio, ma in tanti altri sport".