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Biasin: "Nell'estate 2020 l'Inter è andata vicina a prendere Tonali. Poi dopo Villa Bellini lo ha mollato"

di Antonio Tiziano Palmieri

Fabrizio Biasin, giornalista vicino alle cose che riguardano l’Inter, nel suo editoriale pubblicato su TMW ha parlato anche di Sandro Tonali. Biasin scrive: “C’è stato un momento, non troppo lontano nel tempo, in cui Sandro Tonali, era a un passo dall’Inter. Cioè, ormai è tardi e nessuno lo ammetterà mai, ma le cose erano serenamente apparecchiate: si trattava di trovare la formula giusta per accontentare Cellino al Brescia e i nerazzurri avrebbero avuto il loro giovane talento da allevare. Era l’estate del 2020, quella “pandemica”, quella di Conte che perde la finale di Europa League e si incazza parecchio con i suoi dirigenti, sbatte i pugni, dice “dobbiamo capire, dobbiamo sistemare, dobbiamo programmare”. Va in scena la mitica riunione di Villa Bellini, le parti scelgono di proseguire la strada insieme e ci si viene incontro: il tecnico accetta un mercato tutt’altro che faraonico e “di opportunità”, la società gli concede di andare su giocatori un filo stagionati ma “funzionali alla sua idea di calcio”. E allora l’Inter, a malincuore, molla Tonali. Porta a Milano Aleksandar Kolarov (all’epoca 34enne) e Arturo Vidal (all’epoca 33enne). Vidal, il cileno che qualche giorno prima aveva detto più o meno pubblicamente così: “Se mi chiama la Juve io ci sono”. Ma poi ha scelto il nerazzurro e 7 milioni di ingaggio (euro più, euro meno).

Il resto della storia la conoscete: Tonali, oggi 22 anni, abbraccia la squadra per cui fa il tifo, il Milan, trascorre un anno ad apprendere e inghiottire bocconi amari e, infine, si trasforma in un’iradiddio del centrocampo.

Morale: gli allenatori devono allenare. Punto”.


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