Biasin: "Milan, ragioni e torti dell'affare Cutrone"
Fonte: di Fabrizio Biasin per TMW
Succedono cose strane e meno strane in casa-Milan. Quelle meno strane: l’attaccante portoghese Rafael Leao è in arrivo, al Lille andranno 30 milioni. Quindi arriverà anche un’altra punta, che poi è Correa, ma solo se partirà André Silva e solo se l’Atletico verrà incontro ai rossoneri (50 milioni sono uno sproposito). Quindi le cose “strane”. È partito Cutrone e ci sta: i rossoneri dovevano e devono creare plusvalenze, soprattutto non hanno mai considerato il bomberino come un possibile titolare di Giampaolo. E fin qui è tutto normale. Due cose non sono “normali” (oh, opinioni personalissime): 1) Non riuscire ad andare oltre i 18 milioni + 4 di bonus cedendo un giocatore in Premier League, il campionato dove gli ultimi della classe prendono 100 milioni (circa) di soli diritti tv. 2) Assistere alla “resa” di un giocatore che avrebbe fatto di tutto pur di restare a Milano. Ha detto così, Cutrone: “Se ci sono rimasto male? Avete visto tutti... Fa un po' effetto, ma è la vita”. Non finirà a spaccare le pietre, per carità, ma in un mondo dove gli assetati di denaro sono molto più degli “attaccati alla maglia”, certe parole lasciano il segno. Buona fortuna a lui.