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Bianchin: "Milan troppo soft: non è cinico, si distrae, concede occasioni. Un Milan cattivo agonisticamente oggi è un ossimoro e Fonseca non manda nemmeno quel tipo di messaggio”

di Antonello Gioia

Luca Bianchin, giornalista, si è così espresso sul sito de La Gazzetta dello Sport analizzando le possibili motivazioni del rendimento negativo del Milan di Fonseca: "Sicuramente ci sono molti fattori, non uno, e uno dei principali è emerso con forza contro il Napoli: la squadra è troppo soft. Il Milan non è cinico, si distrae, concede occasioni. Un Milan cattivo agonisticamente oggi è un ossimoro e Fonseca non manda nemmeno quel tipo di messaggio: parla di gioco, di possesso, quasi mai di lotta, grinta e cattiveria. E’ il suo modo di essere e forse fa bene a non snaturarsi, ma la squadra non ha quei valori. Non c’è un gruppo storico, non ci sono leader forti, nessuno che guidi quando si alzano i battiti.

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Il Milan allora è in crisi? No, l’impressione non è questa, perché con il Napoli si sono viste buone cose, però il quadro è triste. Il Milan ha perso tre delle ultime cinque partite, cinque su dodici in totale, e l’impressione, oggi, è che vada verso una stagione di alti e bassi, buone partite e scivoloni, con il quarto posto come unico realistico obiettivo italiano. L’Inter è più forte e più testata, mentre il Napoli gioca meno bene ma ha Conte, che ha imposto regole chiare e attenzione difensiva. Il Milan, al confronto, non è ancora una squadra".


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