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Bianchi: "Polemiche arbitrali? Ognuno guardi in casa propria"

di Emanuele Buongiorno
Fonte: Top Calcio 24

Errori più o meno lapalissiani e “interpretazioni del regolamento” più o meno ambigue da parte dei direttori di gara hanno da sempre caratterizzato, e sempre caratterizzeranno, il mondo del calcio. Ecco che allora tra gli addetti ai lavori intercorrono diverse filosofie: chi decide di additarli puntualmente, chi solo in casi evidenti, chi ne parla poco o mai. In questo momento, però, tre esponenti di spicco di tre grandi club del nostro calcio hanno esternato apertamente le loro sensazioni sui recenti arbitraggi: si tratta di Antonio Conte, tecnico della Juventus, Walter Mazzarri, trainer del Napoli e Massimo Moratti, patron nerazzurro. Emilio Bianchi, noto opinionista di fede rossonera, ha voluto esprimere il proprio parere in merito, sottolineando che l’aspetto arbitrale è comunque soltanto una delle sfaccettature che condizionano una squadra sconfitta, o in crisi: “Personalmente non mi sono piaciute le lamentele preventive di Conte, quando affermava che i fischietti che avrebbero dovuto arbitrare la Juventus a Torino dovevano rispettarne la storia e il blasone, non commettendo errori a suo sfavore. Mazzarri evidenzia in maniera energica i torti subiti dalla sua squadra, per poi tralasciare invece le decisioni favorevoli, come accaduto nella sfida di San Siro con l’Inter o sul clamoroso fallo di mano di Cannavaro nella gara del San Paolo contro il Milan”. Moratti ha poi parlato di un “bonus anti-Inter” ormai esauritosi per gli arbitri. Dichiarazioni eccessive o giustificate? “Credo che gli errori commessi da Rocchi contro il Napoli e il rigore concesso a Bergessio in quel di Catania siano episodi evidenti. Il fallo sull’attaccante argentino, personalmente, non lo considero da rigore, ma ammetto che si poteva ravvisare. Questo però non deve costituire un’attenuante per l’Inter”, ha spiegato Bianchi intervenendo telefonicamente a Top Calcio 24. “Moratti dovrebbe preoccuparsi della mancata sostituzione di Eto’o con un elemento adeguato, di aver scelto un allenatore, Gasperini, di fatto già delegittimato in partenza con alcune dichiarazioni rilasciate ai giornali, e pescato da una rosa di sei-sette papabili dopo una serie di rifiuti. “Credo quindi”, ha concluso l’opinionista, “che i riflettori non vadano spostati dal vero problema dell’Inter, e cioè dal fatto che i giocatori nerazzurri non stanno dando quello che potrebbero dare, e il loro rendimento è ampiamente al di sotto delle aspettative”. 


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