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Bergomi: "La mia famiglia tifava Milan. Io juventino? Leoni da tastiera..."

di Niccolò Crespi

Nel giorno di San Valentino, La Gazzetta dello Sport ha intervistato lo storico ex calciatore nerazzurro Giuseppe Bergomi. Questo il suo racconto dell'amore che lo lega e lo legherà sempre all'Inter:

"Bisogna prenderla alla lontana, perché mio padre e mio zio gestivano un distributore di benzina e un autonoleggio. Erano simpatizzanti milanisti, ma quello scatenato era mio fratello Carlo, lui sì tifosissimo rossonero. Quando avevo 11 anni ho fatto un provino col Milan, squadra per cui tifano l’80-90% degli abitanti di Settala, compresi i dirigenti della Settalese. Mi hanno preso ma dopo tre mesi, quando iniziavano i tornei, alle visite mediche mi hanno scartato per dei reumatismi nel sangue, che si curavano con iniezioni dolorosissime. Io però non stavo male, potevo giocare... A quel punto sono passato per due anni alla Settalese. Iniziava a girare la voce che ero forte, mi volevano in tanti però ho scelto l’Inter".


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