.

Baggio ricorda Rossi: “Se sono diventato calciatore lo devo a lui”

di Nicholas Reitano

Roberto Baggio ha voluto ricordare così Paolo Rossi: "Avevo 11 anni, e la domenica mio papà Florindo mi caricava sulla canna della sua bici. Venivamo a Vicenza per vedere giocare un ragazzo sconosciuto che si chiamava Paolo Rossi. In inverno, dopo 12 km di pedalate, arrivavo allo stadio Menti congelato. Però guardando quell’attaccante gracile e coraggioso, già più forte di tre interventi alle ginocchia, ho cominciato a sognare anch’io e non ho ancora smesso. Se sono diventato calciatore - ha raccontato a La Repubblica - lo devo a lui: non aveva un fisico perfetto, come me, però mi ha suggerito il valore prevalente del cuore e del cervello".


Altre notizie
PUBBLICITÀ