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...Arriva lo schiaffo al Milan distratto dell'ultimo periodo

di Emiliano Cuppone

Il pareggio di Minsk è la diapositiva del Milan di questo periodo: bello e distratto.
Il diavolo conferma quanto mostrato nelle ultime uscite, piacevole lo sviluppo del gioco, decisamente accattivante il modo in cui la squadra di Allegri riesce a presentarsi nell’area avversaria, ma allo stesso tempo disarmante quanto sappia soffrire senza gestire a dovere il pallone.


Il Milan di questo periodo è oltremodo distratto, ha impressionanti cali di concentrazione, concede all’avversario diverse palle gol quando potrebbe gestire senza difficoltà il risultato. Il vantaggio siglato da Ibrahimovic doveva essere difeso a spada tratta dagli uomini in rossonero, ma la difesa in questo periodo sembra patire oltremodo gli attacchi anche di compagini decisamente mediocri come il Bate Borisov.
Il rigore concesso ai bielorussi sarà anche dubbio, ma ciò che appare indiscutibile sono i cali di tensione che investono la squadra di Max l’acciuga. Al di là del rigore, il Bate ha avuto diverse occasioni sprecate malamente da un reparto offensivo non all’altezza della Champions League.
Prima della squadra in maglia gialla, in tanti avevano messo sul chi va là Allegri, dal Lecce capace di farne ben tre in quarantacinque minuti, al Parma che aveva fatto soffrire e non poco Thiago Silva e compagni a San Siro, per finire con la Roma che era andata in gol due volte lasciando sulla graticola i supporters rossoneri negli ultimi dieci minuti della sfida di sabato scorso.
Il punto conquistato questa sera regala al Milan la qualificazione agli ottavi con due partite d’anticipo, ma mette sui rossoneri la pressione di dover battere il Barcellona a San Siro e il Plzen in Romania per conquistare il primo posto. Se con i romeni non sembra un’impresa, con i ragazzacci di Guardiola non sarà per nulla facile, con un solo risultato utile per potersi giocare gli ottavi contro una squadra teoricamente di seconda fascia.
L’unico aspetto positivo potrebbe essere rappresentato dalla lezione che i ragazzi di Allegri dovrebbero aver appreso questa sera: mai sottovalutare l’avversario e tenere sempre alta la concentrazione. Si spera che questa sia l’ultima partita in cui si soffra così tanto, l’ultima volta in cui la tensione viene meno, si spera che il Milan sappia riprendere la strada intrapresa lo scorso anno, fatta di concretezza e solidità difensiva per tornare ad essere definitivamente grandi.


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