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Archetti: "Secondo una ricerca, fra i 25.518.000 di tifosi italiani, oltre 20 milioni si sentono adesso in lotta per lo scudetto"

di Antonello Gioia

Pierfrancesco Archetti, giornalista, si è così espresso su La Gazzetta dello Sport sulla lotta Scudetto in Serie A: "Secondo una ricerca pubblicata a inizio campionato e realizzata da StageUp e Ipsos, ossia una società di consulenza e una di studi demoscopici, sono circa 25 milioni e mezzo i tifosi delle squadre italiane di Serie A. Fra questi 25.518.000, oltre 20 milioni si sentono adesso in lotta per lo scudetto, perché sono sostenitori delle prime cinque squadre della classifica, fra l’altro ai primi posti pure della lista del tifo, anche se non nell’ordine del campionato, visto che comanda la Juventus con 7.864.000 fedelissimi (poi Inter, Milan, Napoli e Roma). L’equilibrio che regna in questa edizione della Serie A coinvolge ed appassiona, lascia sempre una seconda (e una terza, quarta) possibilità di rientro, mette in secondo piano il fatto che sia frutto anche di tante imperfezioni, basti contare il numero di sconfitte della capolista, quattro come quelle dei campioni in carica".

MILAN-VERONA, LE PAROLE DI ALLEGRI

“Più si va avanti e più sarà difficile. Intanto - ha spiegato Massimiliano Allegri a Dazn al termine di Milan-Verona - fra 5 giorni avremo una partita complicata come quella di Cagliari perché giocare a Cagliari è sempre difficile, sono partite sporche, ieri ha fatto una bella vittoria. Bisogna prepararsi per bene. Col Verona comunque qualche giocatore ha avuto un po’ più di minutaggio nella fase finale della partita, abbiamo bisogno di tutti perché c’è un mese e mezzo importante da qui al 15 di febbraio. Momentaneamente la quota è tra 82 e 84, può diventare 86. Poi se una squadra fa un filotto importante non lo so, ma in questo momento la quota si attesta sugli 84. Per noi oggi era importante vincere perché avevamo pareggiato col Sassuolo e perso col Napoli. Oggi era importante vincere perché il Verona è una squadra scorbutica e soprattutto abbiamo battuto finalmente una piccola in casa. Questo era molto importante. Poi noi facciamo un passettino alla volta, abbiamo bisogno di recuperare tutti i giocatori, abbiamo bisogno di Leao che torni al 100%, Pulisic non è ancora al 100%, Nkunku sta crescendo, Fofana sta tornando dall’infortunio. Sono molto contento, bisogna continuare a lavorare con tranquillità con l’obiettivo chiaro di tornare a giocare la Champions l’anno prossimo. Come ha detto Capello è un obiettivo molto difficile. Nkunku è un ragazzo molto sensibile che ci teneva a far bene. Oggi dopo il rigore si è sbloccato, ha fatto un gol nel suo DNA: attaccare sul tiro di Modric. Credo che possa ancora migliorare come tutti. Nel primo tempo eravamo un pochino contratti, ma ordinati. Non abbiamo concesso neanche un calcio d’angolo. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, alla fine del primo tempo l’abbiamo sbloccata su calcio d’angolo. Sul 3-0 potevamo e dovevamo avere una gestione migliore della palla”.


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