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Ancelotti: "Sacchi era un genio del calcio. Una volta, al Milan, mi disse..."

di Manuel Del Vecchio
Fonte: tuttomercatoweb.com

Carlo Ancelotti, intervenuto durante una conferenza in Messico in occasione di "Mexico Siglo XXI", evento organizzato dalla Fondazione Telmex, ha parlato del suo rapporto con Arrigo Sacchi e del suo modo di vivere la panchina, tra esultanze e abitudini: "Mi piace ballare, cantare, divertirmi con la mia famiglia e i miei amici. È importante scegliere il momento giusto per cantare. E canto solo quando vinciamo titoli e in uno stadio. Penso di aver fumato un sigaro una volta nella mia vita, mentre ero sull'autobus con i giocatori. Non fumo mai sigari, ma ora ho la casa piena di sigari regalo. Proprio come la gomma da masticare, la gente me la dà sempre e io la prendo solo durante le partite".

"Non ho sempre pensato di fare l'allenatore. Una volta al Milan, Sacchi mi disse: 'Il giorno in cui smetterai di giocare vorrei che tu fossi il mio assistente'. Era un genio del calcio, ha cambiato la metodologia, un grande maestro - ha dichiarato l'attuale allenatore del Real Madrid -. Sacchi mi ha dato tanto, come Eriksson. L'importante è la conoscenza. Quando inizi non hai esperienza, non può essere acquistata, arriva con il tempo, ma non con la conoscenza. La passione e la curiosità sono importanti".


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