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Ancelotti: “Inzaghi e Sheva diversi, dovevo rapportarmi in un certo modo”

di Antonio Vitiello

Presente alla Feltrinelli di Napoli per la presentazione di <i>'Demoni'</i>, il libro di Alessandro Alciato, il tecnico partenopeo <b>Carlo Ancelotti</b> ha risposto a chi gli ha chiesto della gestione di grandi calciatori come Filippo Inzaghi e Andriy Shevchenko  durante l'esperienza comune al Milan. “Era una coppia che ha giocato il più delle partite, sono due caratteri assolutamente diversi, a livello individuale devi rapportarti in maniera diversa. Magari Shevchenko parlava di meno per i problemi con la lingua, quindi guardava le cose piuttosto che sentirle. Non ho trovato demoni nei giocatori, il demone per un allenatore può essere il calciatore egoista, poco professionale, ma sopratutto adesso è abbastanza professionale, molto di più di quando giocavo io”, ha detto l'attuale allenatore del Napoli. 


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