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Amelia sullo Scudetto del 2012: "Lo buttammo via noi, lì cambio la storia del Milan"

di Thomas Rolfi

Marco Amelia, ex portiere del Milan, ha parlato nel corso di una diretta Instagram insieme a Mauro Suma dello Scudetto perso nella stagione 2011/2012, del campionato successivo, concluso con la qualificazione in Champions League all'ultima giornata e dell'annata 2012/2013.

Sullo Scudetto perso nella stagione 2011/2012: "Il gol di Muntari è quello che risalta maggiormente, però avevamo 7 punti di vantaggio sulla Juventus ad un certo punto. Eravamo in corsa ancora per la Champions League e passammo il turno a Londra contro l'Arsenal e già lì c'era nervosismo, perchè eravamo vicini a vincere il secondo campionato e poi c'era il Barcellona. Avevamo due partite abbordabili in casa contro Fiorentina e Bologna e non ne vincemmo neanche una. Quelle due partite ci hanno fatto buttare via quel campionato e probabilmente abbiamo segnato il futuro del Milan. Probabilmente non sarebbero andati via Thiago Silva e Ibrahimovic e avremmo potuto continuare il percorso che stavamo facendo. Ho grande rammarico per la partita con la Fiorentina, soprattutto. Il nervosismo era presente in ogni situazione, tutto veniva criticato e questo purtroppo ci ha tolto delle energie mentali. Il nervosismo di tutti era dettato dal fatto che non stessimo raccogliendo risultati. La Juventus continuava a vincere e qusto ha influenzato ulteriormente in negativo le cose".

Sulla stagione 2012/2013: "Il Milan fece un ritiro di un paio di giorni a Milanello dopo aver perso con la Lazio. Poi la grande forza fu quella di avere dei dirigenti di grande livello, riportando serenità a tutti. Ci siamo sentiti sostenuti da parte dei tifosi e facemmo una grande ripresa proprio dalla vittoria con la Juventus, in cui le vincemmo praticamente tutte. Facemmo un grande recupero e poi nel girone di ritorno - che fece una delle stagioni più importanti della propria carriera - riuscimmo a rosicchiare punti alla Fiorentina che ci stava davanti e a qualificarci in Champions".

Sulla stagione 2013/2014: "Nell'aria si sentiva che stava terminando qualcosa. Anche io all'inizio dell'anno avevo parlato sia con Allegri che con Galliani di questa situazione e che forse era arrivato per me il momento di andare altrove e cercare maggior spazio, anche perchè era arrivato Gabriel. C'era un aria che non mi piaceva e infatti facemmo malissimo il girone di andata e dopo Sassuolo arrivò Seedorf a sostituire Allegri. Facemmo meglio nel girone di ritorno, anche per la voglia di rivalsa, però arrivammo anche fuori dall'Europa League. Ciò segnò in negativo anche le stagioni successive del Milan".


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