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Allergia ai grandi appuntamenti

di Antonio Vitiello
Fonte: di Piero Vitiello per Sportitalia

“Una scelta logica”: così Adriano Galliani ha definito la decisione di anticipare alle 15 di domenica Milan-Napoli, match clou della terza giornata di ritorno, che a giudicare dalla richiesta dello stesso ad rossonero - il primo a chiedere di non giocare di sera – stava già destando le prime preoccupazioni a Milanello. Perchè il Napoli, a dispetto della classifica deficitaria, è una grande, e contro le grandi il Milan fin qui non ha brillato. Il ko con la Lazio, sommato a quelli con Juventus, Inter e con gli stessi partenopei all'andata, ha confermato una certa allergia della banda Allegri ai grandi appuntamenti. Certo gli alibi non mancano, a partire dalla serie di infortuni che continua perseguitare il Milan da inizio stagione: centrocampo in perenne emergenza: Aquilani, Gattuso, Flamini, Merkel e soprattutto Boateng servirebbero non solo per allargare il turnover ma specialmente per risolvere il problema gol in serate come quelle di Roma, in cui se non gira Ibrahimovic, scardinare le difese avversarie diventa proibitivo anche per il miglior attacco del campionato. E qui sta il paradosso: il miglior attacco del campionato – oltre alle qindici reti dello svedese – ha registrato fin qui un gol di El Shaarawi, due di Cassano, tre di Robinho e uno solo di Pato, il vero enigma rossonero con i continui stop fisici che ne hanno fin qui minato la stagione. Nocerino bomber di scorta a quota 7 induce a pensare: Allegri prova a fare di necessità virtù, ma non sempre gli esperimenti – vedi emanuelsson mezz'ala destra – danno i frutti sperati. L'innesto di mercato Maxi Lopez dovrebbe aggiungere peso specifico all'attacco, anche se è opinione diffusa nell'ambiente rossonero che Tevez avrebbe dato quantomeno l'impressione di poter lasciare qualche segno in più. Anche perchè chi è rimasto, comunque non gioca, e la conferma dell'esclusione dalla lista Champions ha chiarito ancora una volta le gerarchie.


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