Allegri e quel retroscena durante l'intervista di Modric: "Ascoltate bene il maestro, ha sempre ragione"
Intervistato dai colleghi de Il Corriere della Sera, Luka Modric, il calciatore più longevo di tutta la Serie A, ha parlato di Milan, del suo presente, passato e futuro, toccando anche qualche delicato tema legato alla sua vita privata. Di seguito alcuni estratti della sua chiacchierata con i colleghi Aldo Cazzullo e Carlos Passerini.
La Croazia ha meno di quattro milioni di abitanti. Eppure eccelle nello sport, a cominciare dal calcio. In Russia nel 2018 e in Qatar nel 2022 l’Italia neppure c’era, voi siete arrivati secondi e terzi. Qual è il segreto?
"La mentalità. Saper soffrire, non arrendersi mai. Ci hanno insegnato che per ottenere qualcosa devi combattere. E poi devi difenderla. Il talento conta, ma non basta. Credo che l’esperienza della guerra abbia inciso, sotto questo aspetto, su tutta la mia generazione".
Il calcio italiano invece è in enorme difficoltà. È la mentalità che manca?
"Forse sì. Ma spero di rivedervi al Mondiale. Io sono cresciuto con il mito del calcio italiano".
L'Italia si qualificherà al Mondiale americano?
"Non è facile, gli spareggi sono due partite secche, prima con l'Irlanda del Nord e poi in caso di vittoria Galles o Bosnia. Ma ho fiducia". (Dalla porta alle spalle di Modric suca Max Allegri, e sorridendo abbraccia il suo campione: "Mi raccomando, ascoltate bene il maestro: ha sempre ragione").
Che rapporto ha con Allegri?
"Finché non esce dalla stanza non posso dirvi niente! A parte gli scherzi, ha una personalità incredibile. Somiglia un po’ ad Ancelotti: sensibile, divertente, ama fare scherzi. Ma sul campo, come tecnico, è un grandissimo. Sa di calcio come pochi. Non lo conoscevo cossì bene, ma sono felice che oggi sia il mio allenatore".