Alla scoperta del nuovo attaccante del Milan Divock Origi
Un bomber di esperienza che può dare tanto
Qualche giorno ancora e Divock Origi firmerà per il Milan. L’attesa per i tifosi rossoneri è a dopo la finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid, quando il belga diverrà a tutti gli effetti un giocatore del Diavolo. Un’ottima notizia per la squadra di Pioli, che l’anno prossimo potrà finalmente schierare un bomber di razza, di esperienza e ancora giovane in grado di fare male agli avversari. Sì perché l’alternanza Giroud-Ibra, che nel corso di questa stagione non c’è praticamente mai stata, non ha portato a grandi risultati, ma in casa Milan non si poteva fare altrimenti, almeno là davanti. Con Origi in campo tutto cambierà, perché i protagonisti della mediana del prossimo corso calcistico avranno un punto di riferimento fisso con cui imbastire interessanti manovre offensive. L’imprevedibilità di questo atleta, abituato a spaziare su tutto l’arco d’attacco, che tuttavia predilige sostare sulla fascia sinistra, unita alla possanza fisica di cui è dotato ne fanno un potenziale crack. Solo potenziale perché prima di tutto deve trovare un po' di confidenza con il rettangolo verde, visto che nel Liverpool non ha mai trovato lo spazio meritato.
Un professionista serio destinato a crescere
Nel vivo del gioco può fare male
Origi per rendere al meglio dovrà essere coinvolto dai compagni il più possibile, perché non è un giocatore alla Giroud o alla Ibra che può accendersi in un istante. No, il belga non partecipando al giro palla, quello non sterile ma verticale, potrebbe, come già successo, trasformarsi in un corpo avulso rispetto al resto dell’11 titolare. Se così fosse il Milan ne risentirebbe e vivrebbe una stagione come quella attuale, durante la quale ha fatto di necessità virtù. Non va dimenticato che il Diavolo ha dovuto via via reinventarsi, un po' per i tanti infortuni occorsi un po' per il venir meno delle prestazioni dei suoi calciatori migliori. Ecco, per crescere e puntare a vincere in Italia e all’estero, i rossoneri avranno bisogno di uno step in più, che potrebbe esserci se Origi verrà servito dai centrocampisti, meglio se sulla corsa. In questo modo, attirando su di sé almeno un paio di uomini, potrebbe liberare spazi interessanti per gli inserimenti degli incursori.