.

Alla scala del calcio, in scena la recita perfetta

di Antonio Vitiello
Fonte: articolo di Tiziano Crudeli per MilanNews.it

“L’Arsenal è sembrato un’armata Brancaleone.”
In questa affermazione, che riassume la prestazione dei  Gunners,  c’è un minimo di verità ma c’è pure il sospetto che si voglia minimizzare l’impresa del Milan. In effetti  davanti ad una vittoria di larghe proporzioni  molti  tendono ad evidenziare più i demeriti degli avversari piuttosto che i meriti dalla formazione vincitrice. Può capitare invece che proprio una straordinaria prestazione abbia il pregio  di annichilire una rivale che sulla carta veniva  considerata temibilissima.
La squadra di Arséne Wnger  ha giocato aperta senza ostruzionismi tattici  col chiaro proposito di confrontarsi col Milan  puntando sulla corsa e su ritmi sostenuti che sembravano essere una sorta di tallone d’Achille dei rossoneri.  E invece con quel tipo di atteggiamento ha lasciato  enormi varchi nei quali si infilavano i cursori rossoneri, rigenerati e ritornati fisicamente in ottime condizioni atletiche. 
La diversità o il miracolo sta nel fatto che il Milan è stato più rapido  e si è esaltato grazie al recuperato Kevin Prince Boateng assolutamente formidabile, a Robinho (sì proprio lui!!!) e, udite, udite, a Urby  Emanuelson ,sostituto di Seedorf uscito subito per un infortunio muscolare (un altro!!), a Nocerino in versione assist man. Ovvio poi che il protagonista  assoluto sia stato, more solito, Zlatan Ibrahimovic  che nelle praterie  si muove a piacimento deliziando il pubblico con numeri di alta scuola. Poi nell’elenco dei migliori vanno inseriti   Thiago Silva, Van Bommel, Abbiati   e un po’ tutti gli altri.
Nell’occasione il Milan ha messo il frac per un  galà che soltanto il fascino della Champions League riserva. Così eleganti e così raffinati diretti da un maestro   (Massimiliano Allegri) , che stavolta ha scelto gli orchestrali migliori, l’intero complesso ha regalato una  meravigliosa sinfonia  priva di alcune stonature che recentemente l’avevano dequalificata.  E’ chiaro che la splendida esibizione alla Scala del calcio (San Siro) davanti ad un pubblico numeroso  presenti sugli spalti e davanti al video è un motivo di grande soddisfazione. 
Al di là di accostamenti più o meno esagerati  oggi i milanisti hanno qualche certezza in più. Col recupero fisico atletico di alcuni giocatori fondamentali i benefici sono sotto gli occhi di tutti. Anche dei critici ad oltranza. Più che esaltarsi è bene stare con i piedi per terra. Bisogna quindi rituffarsi nel campionato e dedicare la massima attenzione al match col Cesena dove, è dato per scontato, le difficoltà non mancheranno.  Il campionato, con lo strascico delle mille polemiche arbitrali, ritorna al centro delle attenzioni rossonere. Da buonista incallito mi permetto un suggerimento: non sparate sul pianista (l’arbitro) per quanto possa prendere delle stecche (che sono da mettere  in preventivo) è pur sempre un individuo di cui non si può fare a meno. Le lamentele sono giustificate se non si esagera. La Juventus ha avuto qualche valido  motivo  per rammaricarsi  ma anche noi milanisti abbiamo  subito  diversi abbagli senza però fare drammi o speciose polemiche.


Altre notizie
PUBBLICITÀ