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Albertini su Rangnick: "Non conta la nazionalità, serve un progetto di condivisione"

di Matteo Calcagni

Demetrio Albertini, intervenuto in una diretta Instagram sul canale di Carlo Pellegatti, ha detto la sua sul profilo di Rangnick: "Non è straniero o non straniero. E' il progetto di condivisione che serve. A me non dispiace Pioli, contestualizzando in questo momento storico del Milan. Noi all'inizio, quando arrivò Arrigo Sacchi, il Milan faceva fatica ad andare in Coppa Uefa. Serviva un allenatore che stressasse la squadra e la portasse oltre ai propri limiti. Quando è uscito il nome di Pioli come sostituto di Giampaolo, c'era una parte della società che diceva di sì e l'altra che diceva di no. Idem quando si parlava dell'arrivo di Ibrahimovic, una parte della società la voleva e l'altra no. Serve unità di intenti".


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