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Agresti sulla Gazzetta: "L’Inter è in piena euforia, il Milan manca di equilibrio. Ma il derby non ha logica..."

di Enrico Ferrazzi

Stefano Agresti, sulla pagine della Gazzetta dello Sport, ha parlato così del derby di Milano di stasera: "Il derby, però, non è una partita logica. Non lo è quasi mai e non è detto che lo sia stavolta, a maggior ragione se guardiamo cos’è accaduto in questa stagione negli scontri tra Inter e Milan: si sono affrontate tre volte e soltanto nell’ultima partita i campioni d’Italia sono riusciti a raccogliere la miseria di un pareggio (a tempo scaduto), rimediando due sconfitte nell’andata di campionato e nella finale di Supercoppa. Come dire: la squadra di Inzaghi vola sempre tranne che nel derby; quella di Conceiçao – e prima di Fonseca – si esalta solo quando vede nerazzurro. Perché in queste sfide entrano in ballo altri fattori, soprattutto emotivi. Magari l’eccessiva sicurezza, una specie di complesso di superiorità, può spingere gli interisti a prenderla inconsapevolmente alla leggera (si è parlato molto della presunzione dei nerazzurri dopo la sconfitta nel primo derby stagionale). 

Quanto al Milan, sembra essere capace di grandi imprese solo quando è a un passo dalla disfatta: nella disperazione trova la forza di reagire. È successo più volte in questa stagione, a cominciare dalle due partite che gli hanno dato la Supercoppa. A proposito di Supercoppa: chi dà oggi per spacciati i rossoneri pensi a quali erano le previsioni a Riad e a come (quasi) tutti ritenessero l’Inter strafavorita. Il derby, del resto, non è una partita logica. Per quanto ami sorprendere, nemmeno Conceiçao oggi potrà lasciare fuori di nuovo Leao. Lo ha fatto a Napoli e ha rischiato di essere travolto. È vero, Rafa non è un calciatore affidabile: può farti vincere una partita da solo oppure costringerti a giocare in dieci nonostante lui sia inutilmente in campo. Ma in questo Milan scombiccherato, senza equilibrio e capace di passaggi a vuoto inquietanti, il portoghese è uno dei pochi a poter accendere, strappare, incidere. Meglio metterlo dentro e vedere cosa combina, insomma. L’illogicità rossonera si scontra con il pragmatismo dell’Inter: solida, sempre uguale a se stessa dal punto di vista tattico, piena di calciatori esperti e concreti, ma anche capace di regalare momenti di grande calcio. Peserà l’assenza di Lautaro, così come il pensiero degli impegni futuri, tra campionato e Champions: per questo Inzaghi sembra intenzionato a fare riposare Mkhitaryan, 36 anni compiuti, alla vigilia delle trasferte di Parma e Monaco. Nell’ultimo periodo Simone è stato abile nella gestione delle forze, ora il compito diventa più difficile".
 


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