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Abate, nervi saldi e lucidità

di Salvatore Trovato

Yepes sbanda, Nesta arranca, Antonini incespica, Abate traballa ma... fortunatamente - almeno lui! - non affonda nel primo tempo, quando tutti, con l’acqua alla gola, lanciano vari SOS dal Via del Mare di Lecce. I quarantacinque minuti sconcertanti del Milan sorprendono un po’ tutti, meno Abate, che non riesce a riproporre le solite galoppate sulla destra, frenato dall’inerzia del match, totalmente in favore dei giallorossi, ma che almeno non sfigura come il resto della compagnia. Nella ripresa, la partita cambia padrone, con i rossoneri che si scuotono, spronati dalla verve di Boateng. Sale definitivamente in cattedra anche il terzino ex Toro, aggredendo la sua fascia di competenza. Non a caso, nell’azione del terzo gol milanista, quello del momentaneo pareggio, c’è anche il suo zampino: il destro di Abate, infatti, murato e rimpallato, finisce tra i piedi fatati del Boa, che lo recapita in fretta e furia alle spalle di Benassi. La spinta del biondo esterno destro, dunque, decolla vistosamente con il passare dei minuti, accompagnando la crescita totale della squadra, fino al gol di Yepes e al fischio finale del disastroso direttore di gara.


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