Tevez, Torres, Keità, Maxwell e la magia del Natale per il regalo sotto l'albero
Missione compiuta. Allegri aveva predetto la testa della classifica per Natale e il nome del Milan campeggia, in coabitazione con la vecchia signora, al vertice del nostro campionato. Un Milan che di rincorsa ha scalato ogni posizione di classifica possibile, un Milan che ha ripreso consapevolezza delle sue potenzialità, trascinato dalle magie di grandi campioni e di scommesse ormai vinte. Questo Milan partirà per Dubai, al caldo sole che asciuga l’umida fatica dei muscoli rossoneri, strizzati dalla fatica di questi mesi. Un Milan coriaceo, con Ibrahimovic come leader indiscusso, rimasto però orfano del suo ritrovato Cassano, alle prese con la convalescenza post operatoria, ma sempre presente tra i compagni, a ribadire il concetto che l’unione, il gruppo, fanno la forza. Un Milan che ha superato anche l’infortunio di Gattuso, che pian piano rientra negli schemi di Allegri in attesa di tornare da protagonista sul campo. Allegri ha operato una grande metamorfosi in questi mesi, ha rilanciato una squadra che alla partenza sembrava senz’anima, senza motivazione, forse ancora paga del recente scudetto guadagnato dopo una stagione intensa. Ibrahimovic non ha smentito la sua fama, le squadre con lui vincono il titolo nazionale con una facilità disarmante. Un Milan protagonista ancora in Champions, in attesa di scoprire se il tabù inglese possa essere dimenticato, finalmente, superando gli ottavi di finale, traguardo che sembra l’obiettivo minimo per poter dare un senso alla nuova stagione. Si cerca di superare i propri limiti, si cerca di superare i risultati dell’anno prima per ottenere nuovi traguardi e nuovi stimoli.
L’ombra che costantemente accompagna questi successi è l’assenza di Pippo Inzaghi sul campo. Allegri ha fatto le sue scelte e i risultati parlano chiaro. Ma da una società come il Milan in molti si aspettano una gratitudine eterna nei confronti dei campioni che, con le loro gesta, hanno contribuito a scriverne la storia. Pippo continua a lavorare duramente sui campi di Milanello per cercare di ricavarsi un posto tra i compagni. Ma ad oggi il suo utilizzo è stato limato al minimo. L’esclusione dalla lista Champions era stato un duro colpo da digerire, ma Pippo ha continuato il suo lavoro, da professionista indiscusso qual è, da campione e da uomo che non lascia mai nulla al caso. L’epopea delle notti di Champions è impossibile da dimenticare, le prodezze di Pippo sono ancora immagini nitide ai nostri occhi, è con nostalgia che riguardo gli ultimi gol segnati dall’attaccante più corsaro dell’area di rigore. Allegri però, nel suo ruolo di tecnico, non si lascia condizionare dalle storie o dalla storia. Allegri ha fatto delle scelte che, per quanto difficili da accettare, si sono rivelate vincenti. Da tifosa, da affezionata tifosa oserei dire, vorrei poter vedere Inzaghi con la maglia rossonera calcare il campo fino a che le sue energie saranno veramente terminate, perché credo che SuperPippo non abbia esaurito le sue magie. Il destino dei calciatori però a volte si discosta dalla volontà e dai desideri dei tifosi e l’apertura del mercato invernale molto probabilmente vedrà più di una squadra contendersi le capacità di Inzaghi. La Lazio sembra poter avere delle possibilità in più rispetto alle squadre che già sono state associate al giocatore. Questo perché la squadra di Reja ha la possibilità di competere in Europa, il terreno fertile sul quale Inzaghi vorrebbe poter seminare le sue reti per ostacolare il record di Raul e raccogliere nuovi allori. Nel frattempo i rossoneri stringono il cappio per ottenere le prestazioni di Tevez. Se il City era partito, sospinto dalle dichiarazioni di Mancini, con l’idea di un trasferimento definitivo, l’onerosità dell’affare, il passo in dietro del PSG che invece aveva fatto un’offerta di acquisto con cash sonante sul piatto, hanno aperto le porte a novi scenari, tra questi quella del prestito con diritto di riscatto. Il Milan dunque si avvicina al giocatore e Tevez già si vede in maglia rossonera. Ma il mercato del Milan non sembra destinato a finire qui. Si è parlato nei giorni scorsi di un interesse (e come biasimarlo!)del Milan per Fernando Torres. L’attaccante al Chelsea non trova i suoi spazi, troppo spesso si ritrova comodamente seduto in panchina, in attesa che Villas Boas si ricordi di lui. E il Milan rimane sulla soglia ad attendere che le porte si spalanchino completamente. In prospettiva futura i rossoneri sembrano aver messo gli occhi e gli artigli anche su Keità, che nella squadra fantascientifica di Guardiola non può esplodere in tutto il suo splendore. E con lui potrebbe ripresentarsi l’idea Montolivo: ovviamente in estate, quando i senatori rossoneri, quasi tutti impegnati in mediana, dovranno ricontrattare con la società la loro posizione. In difesa non svanisce l’ipotesi Maxwell, anche se pensarlo in arrivo già a gennaio sembra alquanto utopistico. E arrivati alla vigilia di Natale, sono molti i supporters rossoneri che si attendono un regalo speciale. Le ultime voci, che guarda caso si rincorrono sempre in concomitanza all’apertura del mercato, vogliono un Kakà deciso a terminare la carriera in rossonero. E quale regalo più gradito sotto l’albero che il ritorno del figliol prodigo, accolto a braccia aperte dal rientrante Presidente? A Natale tutto può succedere, a volte anche i miracoli.