Pronti Robinho, Ibra e Cassano. Su di loro riflettori puntati. Mentre per rompere gli schemi avversari Allegri potrebbe usare El Shaarawy
Ancora poche ore e il Milan scenderà in campo. La sosta al momento sembra essere considerata come una manna dal cielo da mister Allegri che, stasera, potrà contare nuovamente almeno su Robinho, vero tassello mancante del suo gioco funambolico. Cassano scalpita, nonostante lo “stress” dichiarato ai microfoni dei media circa la condizione di calciatore. Con la maglia azzurra si è portato a casa una doppietta importante e ora non gli resta che mettersi con lo stesso piglio in coppia con Ibra là davanti e regalare ai tifosi di S.Siro la gioia, che manca da un po’, di una bella vittoria.
L’avversario di giornata però non è tra i più facili, di sicuro è tra le squadre più in forma, galvanizzata dal suo tecnico, Devis Mangia, che tiene sempre molto alta l’attenzione e la tensione agonistica. Una squadra che vorrà lasciare la firma per la seconda volta nella sua stagione a Milano, meritandosi poi l’epiteto di ammazza grandi.
Però le grandi si sono attardate non solo a causa della potenza degli avversari, ma anche per problemi e infortuni che hanno costellato la prima parte della missione Milan in campionato. Ora Allegri, che per qualcuno sembrava già essere in discussione, ha la possibilità di ridare dinamismo alla manovra, soprattutto in chiave offensiva. Nocerino scalpita, sarà lui l’ex della gara, su di lui saranno puntati in modo istantaneo i riflettori al suo ingresso in campo, che sembra dover avvenire dal primo minuto. Dopo l’impiego doppio di Van Bommel nella sua nazionale orange, è probabile che sia Clarence Seedorf a posizionarsi al centro della mediana e potrebbe essere arrivato anche il momento di Aquilani, che ancora non ha avuto molte occasioni per validare il suo arrivo al Milan con una prestazione entusiasmante. La partita ben si presta, perché gli avversari giocano un calcio dinamico, a volte spregiudicato e i rossoneri dovranno mantenersi concentrati e rapaci. Ogni singola azione potrebbe essere determinante. Mangia avrà previsto anche questo. Il suo modo meticoloso di preparare ogni gara non lascia nulla al caso. Ma il Milan in forma non deve certo farsi prendere dall’ansia. Aquilani e Nocerino sono dunque chiamati all’impresa, con gli altri della truppa, perché il Milan non può e non deve sbagliare questa sera.
Il ritrovato Ibrahimovic, rientrato con anticipo a Milanello, ha trascorso giorni sereni, in partitella ha anche dimostrato di avere sempre voglia di gonfiare la rete. Lo scorso anno lui stesso parlava di progetti importanti con il Milan, da percorrere con cautela e un passo alla volta. Lo scorso anno è arrivato lo scudetto, ora bisogna difendere il titolo e pensare al prossimo grande obiettivo. Ibrahimovic sa di doversi caricare il peso delle parole pronunciate lo scorso anno sulle spalle. La squadra rossonera deve trovare in lui quel leader, quel punto di riferimento (che ormai appare scontato per molti) per tornare vincere, convincere, ma soprattutto divertirsi. Perché è questo che forse è un po’ calato: il puro divertimento. Le pressioni per la necessità di raccogliere punti possono aver provocato quello “stress”, parola abusata ormai, nei giocatori, che vedono tutto con occhi distorti. Ma Allegri ribadisce che le dichiarazioni di Ibra e Cassano, sono state letteralmente ingigantite, il tecnico rossonero con la sua solita calma analizza lo stato dei suoi e punta dritto all’obiettivo: il Milan non può sbagliare, i giocatori sono determinati e carichi, pronti alla nuova sfida.
Forse l’importante è davvero ripartire da zero, altrimenti c’è il rischio di essere condizionati dai ricordi. La gara contro la Juventus ha lasciato pesanti strascichi dietro sé. Ad esempio Abbiati ha subito un massacro mediatico: ma il portiere del Milan, che avrà commesso pure una leggerezza, è umano esattamente come tutti gli altri. La partita di Torino è stata brutta e complicata dalla Juventus in forma smagliante. Ma bisogna voltare pagina. Abbiati difenderà ad interim i pali rossoneri, così come Ibrahimovic sarà chiamato a tornare decisivo. Allegri punterà sugli uomini più in forma, su quelli che con la loro personalità possono cambiare la partita in qualsiasi momento. Ma torna anche sul possibile utilizzo di El Shaarawy, il giovanissimo ex Padova che gettato in mischia, senza caricarlo di responsabilità, potrebbe essere addirittura decisivo. Forse perché il ragazzo si divertirebbe a scorazzare sulla fascia senza sosta, forse perché su di lui ancora non pesa la responsabilità di una prestazione impeccabile, forse perché la sfrontatezza con cui scende in campo un giovane, può essere l’elemento di disturbo nell’equilibrio di una partita che si gioca colpo su colpo.