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Poche ore per Aquilani, ma il Milan non si ferma. Lo stop di Flamini richiede un intervento deciso a centrocampo

di Giulia Polloli

Sono ore d’attesa queste: separano il Milan e Aquilani. Dopo il lungo colloquio tra procuratore e dirigenza in via Turati, ormai tutto porta all’ennesimo cambio di maglia per il centrocampista del Liverpool. Mercato chiuso dunque?
Sembrerebbe di no, viste le preoccupanti condizioni di Flamini, per il quale si parla di una lesione al legamento crociato, che quindi fanno alzare bandiera bianca alla mediana rossonera.
Il centrocampo rossonero è dunque alla ricerca di un innesto, la duttilità di Aquilani non è sufficiente a tamponare l’emorragia del dopo Pirlo e dunque Galliani non starà alla finestra a gustarsi le ultime giornate di mercato, ma molto probabilmente dovrà vestire ancora una volta i panni del protagonista.
Le voci più insistenti, nonostante le difficoltà, le numerose smentite, l’ingresso anche dell’Inter nelle trattative, sembrano rivolgersi verso il ritorno di Kakà. I colloqui prettamente femminili tra Barbara Berlusconi e Caroline Celio questa volta sembrano avere un obiettivo importante: far tornare il sorriso al campione e rivestirlo di rossonero.
Lo diceva anche Berlusconi, nelle chiacchiere con Ricky si parlava di chiudere la carriera al Milan, vestire quella maglia a strisce rossonere fino alla fine. Se il Real non avesse fatto l’offerta milionaria che ha lasciato poche alternative al trasferimento del giocatore, forse Kakà non sarebbe mai andato nell’arena spagnola e del Milan sarebbe diventato una bandiera. Ma il destino a volte ci mette di fronte a scelte difficili e difficilmente rinunciabili: solo che il suo ritorno sembra davvero essere difficile. Io non sono ferrata in materia di fiscalità, ma le opinioni degli esperti fanno temere per la buona riuscita della trattativa.
Dal trofeo Berlusconi il Milan vittorioso esce con la consapevolezza di avere tra le sue fila un campione ritrovato, quel Cassano che sembrava in partenza e che invece ha dimostrato di avere ancora molte cartucce da poter sparare, soprattutto ora che sembra galvanizzato e rivitalizzato dalla fiducia sia di Prandelli, che non ha voglia di lasciarsi sfuggire le sue prestazioni e quindi è entrato in pressing per far reagire il talento di Bari vecchia, che dai commenti ed elogi positivi di Allegri e della dirigenza rossonera.
Berlusconi ha già chiare le idee circa l’attacco imponente rossonero: Ibra e Pato con alle spalle l’estro di Cassano. E Boateng? Allegri aveva già preventivato un suo spostamento nella mediana arretrata, non più dunque dietro le punte come trequartista, ma proprio a centrocampo a dar man forte ai vari Seedorf, in forma stratosferica nell’ultimo confronto, Van Bommel, Ambrosini, Gattuso e, dunque Aquilani.
E non dimentichiamoci anche l’inserimento, per dar emozione e testare la preparazione alle competizioni che contano, dei giovani della Primavera. Di certo un loro utilizzo in previsione dei molti impegni che aspetteranno il Milan nella prossima stagione è da considerarsi imperativo. Ovvio, gli obiettivi rossoneri che prevedono come prioritaria la Champions, hanno bisogno di esperienza e non di uomini alle prime armi, anche se in alcune occasioni la freschezza e la spensieratezza di giovani calciatori può regalare improvvisi cambiamenti di rotta.
Quindi si rimane in attesa. A pochi giorni dal via ufficiale il Milan è ancora in fase di cantiere.
Qualche infortunio di troppo ha fatto riflettere anche sulla necessità di affidarsi ad un altro campione in attacco. Le voci che portano a Balotelli, sempre più a margine della formazione del tecnico Mancini, sono state categoricamente smentite proprio dal Presidente Berlusconi a margine del trofeo dedicato alla memoria del padre. Ma sappiamo bene che in queste frenetiche ore di calciomercato tutto può succedere. I saldi di fine stagione potrebbero far ritrattare anche le idee più radicate, di fronte all’occasione giusta non ci saranno preconcetti o dichiarazioni passate: il Milan planerà come un falco sulla sua preda, se questa sarà la chiave per rinforzare la rosa dei campioni d’Italia.


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