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Ora ci vuole solo la vittoria. Niang, Bojan, De Jong: pura iniezione di stima e fiducia

di Giulia Polloli

Il mercato del Milan si è chiuso fragorosamente, ma senza quella ciliegina sulla torta che si aspettavano i tanti tifosi nostalgici: Kakà è rimasto al Real Madrid. Le motivazioni di questo colpo mancato sono ovviamente solo di natura economica, ma non per questo lasciano meno l’amaro in bocca. Capitolo chiuso, almeno per ora, si volta pagina.
I colpi Bojan, Niang e De Jong hanno fatto subito alzare la posta in gioco, l’obiettivo stagionale del Milan. La certezza arriva direttamente dalle parole di Galliani che, assolutamente convinto del nuovo capitale tecnico approdato a Milanello, non vuol più sentire dichiarazioni diverse da “lottiamo per vincere il campionato”. Il terzo posto non esiste nei pensieri dell’amministratore delegato rossonero, così come deve essere un risultato fallimentare nei pensieri del tecnico Allegri.
Peraltro l’allenatore livornese si è subito messo sull’attenti ai nuovi dictat,dicendosi soddisfatto dei nuovi arrivi, consapevole di dover vincere, ma altrettanto guardingo nell’affermare che i tifosi dovranno dimenticarsi il Milan visto fino allo scorso maggio. La squadra che affronterà il campionato è rinnovata, svecchiata, forse meno esperta, ma è sempre vestita con quella gloriosa maglia che deve essere onorata. Le facce scure, tirate, gli occhi spenti dopo la sconfitta contro la Samp devono abbandonare lo spogliatoio rossonero. Quella sfilata quasi funerea in zona mista, aveva lasciato sconforto anche nei pensieri di chi ha assistito, quasi impotente, a quella scena. Il pericolo che si passasse dalla delusione per la gara alla depressione, alla poca consapevolezza delle proprie forze, alla scarsa convinzione di potersi rimettere in gioco era tangibile. Qualcosa però sembra cambiato. Un’iniezione di fiducia ha subito rimesso in circolo energia nuova, motivazioni importanti. La freschezza dei nuovi acquisti, la gioia di poter vestire il blasonato rossonero deve agire come una scossa nella carne, far rizzare ogni singolo bulbo pilifero sparso sulla pelle, deve ridare stimoli ad un gruppo che sembrava si fosse trovato improvvisamente orfano, solo al mondo.
“Ground Zero”, ma con una fiducia nei propri mezzi completamente rinnovata.. E l’occasione per mettere alla prova quello che da oggi in poi dovrà essere il nuovo Milan arriva proprio ventiquattro ore dopo la chiusura del mercato.
Questa sera il Milan affronta il Bologna del neo-acquisto Gilardino. Subito una sfida con il proprio passato dunque, senza dimenticare i pericoli creati da Diamanti e compagnia, formazione sempre difficile da affrontare quando gioca nel proprio fortino.
Il Milan convoca subito i suoi nuovi gioielli, Allegri potrà dunque svelare da subito le sue carte, sperando di conquistare quella vittoria che ora, solo ora a mercato chiuso, può davvero essere salutare.
Già, perché a volte è più salutare una sconfitta se arriva per aprire gli occhi e ritrovare la giusta via. La debacle contro il Doria è servita eccome. I tre punti ormai persi potranno essere ammortizzati nell’arco di una stagione, forse con il segno uno invece, alcune dinamiche di mercato non sarebbero mai state intraprese. Il Milan dunque ha rinforzato la mediana, quella zona nevralgica che ha fatto acqua ovunque nella prima gara di campionato. L’ingresso di De Jong in una posizione simile a quella del fu van Bommel, consentirà a Montolivo di rientrare nel suo ruolo naturale, mostrandosi finalmente in tutto il suo splendore tecnico-tattico, quello per intenderci che aveva colpito anche Prandelli.
In attacco Allegri potrebbe ridare fiducia ad El Shaarawy in coppia con Pazzini, ma non si escludono sorprese dell’ultim’ora. Sarà dunque Boateng a ritornare nella posizione che lo ha reso temibile, quella dietro le punte, quella che gli ha fatto compiere le migliori prodezze in rossonero. La mancata partenza dei terzini sinistri a disposizione di Allegri potrebbe innescare la lotta per un posto sulla corsia che sembrava ormai di proprietà di Antonini. Ma la competizione, si sa, fa solo bene, aumenta il ritmo del sangue nelle vene, evita che questo si trasformi, come dice qualcuno, in pura acqua.
Devis Mangia intanto ha convocato i baby talenti rossoneri e bisognerà capire se Allegri vorrà nuovamente puntare sul talento di De Sciglio, che Tassotti, dalla panchina , osserva con particolare attenzione.
Un mercato dunque senza quel botto che avrebbe potuto far tornare stracolmi gli spalti rossoneri, ma un investimento in prospettiva che però è stato chiamato alla vittoria immediata. E siamo certi che dopo l’incidente di ieri, anche il Presidente potrà ritrovare il sorriso vedendo in campo i risultati dei suoi sforzi che, seppur quest’anno con qualche difficoltà in più, hanno fatto grande la storia recente del nostro Milan.


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